Bolzano. Dopo il post che cita la massima di Goebbels si dimette il consigliere Diego Salvadori

“La bandiera non segue il popolo, è il popolo che deve seguire la bandiera. Joseph Goebbels, ministro della Propaganda del Terzo Reich”. Qualche giorno fa l’ormai ex consigliere di Fdi d’Italia del Consiglio comunale di Bolzano Diego Salvadori aveva postato sui social la massima del gerarca nazista, attirandosi una valanga di critiche bipartisan, sia dalla sua coalizione, sia dall’opposizione. La vicenda ha superato rapidamente i confini regionali, tanto che i media nazionali hanno riportato la notizia più volte. Persino la stampa tedesca oltre il confine si è occupata del caso bolzanino, suscitando non poco scalpore e qualche imbarazzo in casa SVP.
Poco dopo l’infelice uscita lo stesso Salvadori aveva fatto sapere che si sarebbe autosospeso dalle sue funzioni di partito.
Il sindaco di Bolzano Claudio Corrarati, però, non si è accontentato e ha chiesto un atto di responsabilità a Diego Salvadori, ovvero di prendere in considerazione le dimissioni dal Consiglio comunale.
Salvadori dopo qualche giorno di riflessioni, oggi si è presentato a fianco del Sindaco in sala Giunta del Comune del capoluogo dopo aver rassegnato le dimissioni al presidente del Consiglio comunale Carlo Vettori e al Segretario generale del Comune, per comunicarle alla stampa.
Davanti ai giornalisti, il Sindaco, prima di passare la parola al Consigliere dimissionario, ha esordito sottolineando che diverse sono state le prese di posizione da parte dei cittadini con comunicazioni inviate al Comune, in parte contro e in parte di solidarietà.
Corrarati ricorda l’importanza di una comunicazione rispettosa delle sensibilità e invita tutti, anche l’opposizione e la cittadinanza a usare la dialettica del rispetto.
Prende la parola Diego Salvadori, il quale visibilmente provato, legge un comunicato rivolto alla stampa in cui segnala di aver maturato con molta sofferenza e sincero travaglio personale la decisione di dimettersi dal Consiglio comunale. Sottolinea, inoltre, di volerlo fare con senso di responsabilità e senso civico rivolti verso quella che sente essere la sua città, che ama, nonché nei confronti di un’amministrazione che ha fatto la storia nascendo, grazie anche al suo contributo, e che merita di lavorare nella piena serenità nell’interesse esclusivo dei cittadini
Salvadori pone l’accento sul fatto che il senso del suo post era una critica squisitamente politica sull’esposizione di bandiere che appartengono a battaglie politiche, a prescindere dal colore, esposte all’interno di luoghi istituzionali, che dovrebbero, invece, rimanere equidistanti per definizione, limitandosi ad issare quelle istituzionali in cui tutti ci riconosciamo.
L’ex consigliere si scusa e ammette di aver sbagliato ad utilizzare quella frase che ha macchiato il suo ragionamento, ma fa altresì presente che alcuni hanno approfittato per travisare e strumentalizzare politicamente il suo ragionamento, basandosi unicamente su una frase.
Infine, Claudio Corrarati, che non potrà essere presente sabato in occasione del Pride cittadino, augura ai cittadini una festa piena di colore e di entusiasmo.
Alla domanda se ci sarà un rappresentante della Giunta al Pride, il Sindaco spiega che tale decisione sarà presa entro breve.

Foto, Diego Salvadori e Claudio Corrarati