ALLEVAMENTI INTENSIVI, UNTERBERGER (SVP): SUDTIROLO ESEMPIO POSITIVO 

“L’Italia è uno dei Paesi europei con il numero più elevato di allevamenti intensivi di suini e di polli, con condizioni di vita spesso terribili per gli animali, come documentato dall’inchiesta realizzata da AGtivist, il collettivo internazionale di giornalisti, che per la prima volta ha mappato gli allevamenti intensiva di tutta l’Unione europea. In questo quadro, spicca il dato positivo del Sudtirolo, dove non si registra la presenza di allevamenti di questo tipo. 
Si tratta di un esempio virtuoso grazie anche a politiche che valorizzano i prodotti di qualità e le piccole produzioni.”
 
Così in una nota la Presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger.
 
“L’indagine ha messo in luce le terribili condizioni in cui sono costretti a vivere questi animali. Ad esempio, in un allevamento nel bergamasco, i polli vivono nei loro stessi escrementi e non riescono a reggersi sulle zampe a causa della crescita innaturale dovuta alla selezione genetica. In una struttura nel bresciano, le galline sono stipate le une sulle altre in spazi ristretti, con carcasse abbandonate a decomporsi per settimane.
Intanto – prosegue – mentre cresce il numero di questi allevamenti, scompaiono quelli di piccole e medie dimensioni. A livello europeo, in quindici anni, il 44% dei piccoli allevatori ha chiuso le proprie attività, a fronte di una crescita del 56% delle strutture a dimensione industriale.
 
Si segue una tendenza, culturale ed economica, che punta ad aumentare sempre più il consumo di carne a basso costo, schiacciando quegli allevatori che seguono modelli di produzione che tutelano il benessere degli animali e lavorano su standard alti di qualità del cibo.
È uno sviluppo pericoloso per gli animali, la salute umana e l’ambiente. Questa ricerca mostra ancora una volta quanto sia importante avere regole severe per controllare gli allevamenti intensivi. 
 
Valorizzare il cibo di qualità, con un riscontro anche nel prezzo, deve essere l’obiettivo di una politica agricola sostenibile.”

Foto, Julia Unterberger