Concorso Biografilm Italia, “Il rospo e il diamante” vince il Premio del pubblico

Un documentario che racconta la storia di un italiano che se ne va in India a cercare risposte sul senso della vita e della morte è un grosso azzardo: tante storie assomigliano a questa, gli stereotipi non mancano, pensare ad un eccentrico hippy che si rivolge ad un santone prêt-à-porter è forse un automatismo. Beniamino Casagrande, che de Il rospo e il diamante è autore e regista, compie un lavoro che non è grossolano ma è schietto, che non indulge in compiacimenti ma racconta in prima persona una storia vera. Nei settantacinque minuti del documentario, prodotto da Cooperativa 19 con il sostegno di IDM Film Commission Südtirol, Provincia autonoma di Bolzano – Ufficio Educazione permanente, biblioteche e audiovisivi della Ripartizione Cultura italiana, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Comune di Bolzano e in collaborazione con Biblioteca Culture del Mondo, il dettaglio dei drammi familiari diventa un paesaggio esteso in cui trovare scorci-esperienze che interessano in varia misura tutte le persone.

Vent’anni di amicizia e un passato segnato da eventi tragici uniscono Ben, filmmaker europeo, e Negi, buddista indiano. I due, con le cime dell’Himalaya a fare da scenario, sono i protagonisti di un viaggio tanto fisico quanto interiore, che parte da un triplice desiderio: riflettere sul ruolo che la vita ha assegnato a Ben, sull’ombra di un fatto tragico che ha investito la sua famiglia, sul rapporto col padre e sul tema della morte.
Il cuore del film è costituito dai dialoghi intensi e sinceri tra Ben e Negi. Queste conversazioni trasformano il regista stesso nel protagonista del documentario, rivelando la sua storia personale e i motivi che lo spingono a cercare un modo per superare un lutto mai risolto. Il confronto con la serenità di Negi, capace di affrontare tragedie profonde con un approccio distante dalla visione occidentale della sofferenza, crea uno squilibrio nei loro ruoli: Negi diventa un mentore, mentre Ben si ritrova in cerca di una fratellanza spirituale che rischia di sfuggirgli.

Il documentario, prodotto da Cooperativa 19, ha avuto la sua première domenica 8 giugno al Cinema Lumière di Bologna all’interno del Biografilm, uno dei più importanti festival internazionali dedicati al documentario biografico. Il 16 giugno si sono svolte le premiazioni del Biografilm e il documentario “Il rospo e il diamante” ha conquistato l’Audience Award Biografilm Italia 2025, il Premio del pubblico al miglior film del Concorso Biografilm Italia.

«La realizzazione di questo documentario è stata un’esperienza liberatoria» spiega Casagrande «La fase del montaggio è stata quella emotivamente più impegnativa, perché mi ha posto davanti ad un “me nudo”. L’iniziale intento di non andare troppo a fondo nelle questioni familiari è venuto meno e, grazie al montatore Marco Vitale e al sostegno del produttore Massimiliano Gianotti, ho preso coraggio dando al documentario il taglio che ora il pubblico può apprezzare».
L’uso frequente della macchina da presa a spalla e l’equilibrio e la varietà del montaggio contribuiscono a dare ritmo e autenticità al racconto, immergendo lo spettatore nella quotidianità di Negi, tra riti, tradizioni e relazioni personali. La serena accettazione del corso della vita del protagonista indiano, le perplessità di Ben, i momenti di vulnerabilità condivisi offrono uno sguardo sincero e a volte ironico sulle loro fragilità.
Accanto ai due protagonisti, emergono figure chiave come Luciano, il padre di Ben, la cui personale elaborazione del lutto culmina in un trekking simbolico tra le montagne himalayane, e la madre anziana di Negi, che con la sua silenziosa presenza incarna l’accettazione fatalista del tempo e dell’invecchiamento.
Una menzione particolare merita la partecipazione di Giuseppe Cederna, che è ben più di un cammeo ed offre alla camera sfumature poetiche davvero originali. L’attore, noto al grande pubblico, tra i tanti titoli, per Mediterraneo e Hammamet, “ha incrociato” quasi per caso la strada di Ben, diventando compagno di un trekking durante il quale Cederna ha disperso le ceneri della madre. La voce fuori campo di Beniamino accompagna il pubblico lungo il percorso emotivo e narrativo, rendendo accessibili le tappe della sua evoluzione interiore.
Il rospo e il diamante è un documentario profondo e sincero che esplora la contraddizione tra la visione soggettiva della morte e quella imposta dalla società. Mostra come ogni essere umano, a prescindere da origine o credo, sia chiamato  a  convivere  con  domande  irrisolvibili,  imparando  —  forse  —  a  fare  pace  con  esse.