Autonomie speciali. Spagnolli punta il dito contro il Governo: «Campione di promesse, ma i fatti ancora non ci sono»

“Per ora, questo Governo è campione delle promesse alle Autonomie speciali. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, che in questo caso significa un lungo iter parlamentare con tempi parecchio ristretti. Consiglierei quindi maggiore prudenza al collega Urzì nel sostenere tesi così ardite” – afferma senza giri di parole il senatore e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie Luigi Spagnolli. L’ex Sindaco di Bolzano fa presente che la collaborazione tra Stato e Province autonome ha raggiunto i massimi livelli, con il record di norme d’attuazione approvate, tra cui alcune di notevole portata e politicamente pesanti con i Governi di centrosinistra. A tal proposito Spagnolli ricorda la riforma costituzionale del 2016, poi bocciata dal referendum, che avrebbe conferito alle Province di Trento e Bolzano uno status d’autonomia senza precedenti.
“E tutto ciò è sempre avvenuto in accordo con il diritto internazionale, senza cioè mai mettere in discussione, come, invece, ha fatto di recente Urzì, il ruolo dell’Austria come potenza tutrice”, rimarca il Senatore, il quale in merito al ripristino delle competenze in ambito dell’Autonomia chiarisce che bisognerà ancora vedere se la maggioranza in Parlamento porterà a termine quanto promesso e propagandato.