“L’autonomia speciale dell’Alto Adige/Südtirol nella giurisprudenza della Corte costituzionale” presentato oggi in Senato

Questo pomeriggio, nella Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, su iniziativa del Senatore della SVP Meinhard Durnwalder, è stato presentato il volume “L’autonomia speciale dell’Alto Adige/Südtirol nella giurisprudenza della Corte costituzionale. Un’autonomia speciale tra impegni di diritto internazionale pubblico e una tutela moderna delle minoranze linguistiche” (Editoriale Scientifica), scritto da Carola Pagliarin, professoressa dell’Università di Padova, e Christoph Perathoner, docente a contratto della Libera Università di Bolzano.
Nelle 1350 pagine del volume, la complessa origine storica dell’autonomia altoatesina viene ricostruita attraverso un ampio apparato documentale, messo a disposizione del lettore nell’appendice, che ne restituisce tutta la specificità. Bolzano è infatti l’unica provincia d’Italia in cui una minoranza linguistica costituisce la maggioranza della popolazione e dove lo Statuto speciale gode di una tutela internazionale.
Partendo da questi elementi, il testo sviluppa un’articolata riflessione sulla tutela delle minoranze linguistiche e sui relativi profili di diritto internazionale pubblico. I diversi aspetti dell’autonomia – da quella legislativa a quella amministrativa, da quella finanziaria fino all’analisi del sistema giudiziario e dei controlli – sono ripercorsi dagli autori non limitandosi ai soli dati normativi, quali la Costituzione, lo Statuto e le norme di attuazione, ma approfondendo anche la ricca giurisprudenza della Corte costituzionale.
Questo perché è proprio alla lettura delle fonti in discorso da parte del Giudice delle leggi che si deve il concreto quadro autonomistico attuale, caratterizzato da molti più tratti di omogeneità di quanto ci si potrebbe attendere.
In ultimo, gli autori mostrano come l’autonomia altoatesina non sia soltanto un modello di convivenza costruttiva, ma aspiri anche a essere parte attiva nel processo di integrazione europea, contribuendo affinché il confine con l’Austria diventi un punto di unione e non di divisione.
 Alla presentazione, oltre agli autori, sono intervenuti l’On. Alessandro Urzì, Presidente della Commissione dei Sei; l’On. Dieter Steger, segretario politico della Südtiroler Volkspartei; l’On. Renate Gebhard, presidente della componente minoranze linguistiche al gruppo misto della Camera, e lo stesso Senatore Durnwalder. Quest’ultimo ha sottolineato: “Mai come oggi è fondamentale raccontare la parabola della nostra autonomia, in particolare ciò che è accaduto dal 1992 a oggi. Ringrazio gli autori del libro, che con rigore e chiarezza offrono uno strumento prezioso per dare forza alle nostre ragioni in vista dell’iter parlamentare sul ddl costituzionale di modifica dello Statuto.” Urzì ha evidenziato come “il raggiungimento di un testo condiviso è stato possibile non solo grazie a un’efficace collaborazione istituzionale, al ruolo giocato dalle Commissioni Paritetiche, ma anche per la caduta di un pregiudizio da parte di alcuni esponenti del mondo di lingua tedesca nei confronti della destra italiana.” Per Steger, la modifica dello Statuto attesa al vaglio del Parlamento “è una tappa. Come diceva Magnago, se passi per strada e trovi un fiore, lo devi raccogliere. Oggi possiamo raccogliere un mazzo, ma non è e non deve essere neppure l’ultimo.” Renate Gebhard ha concluso complimentandosi con gli autori: “Non è mai scontato rappresentare in modo così approfondito e dettagliato tutti gli aspetti della nostra autonomia.”