Con FUORI! Sono iniziati i tour degli spettacoli di teatro d’inciampo, diffusi e gratuiti: “Come sorelle” è la pièce di Elisa Maria Bottiglieri e Marianna Folli che indaga gli atteggiamenti e i pesi che ci portiamo addosso, uomini e donne, nessuno escluso.
FUORI! è sinonimo di teatro diffuso e gratuito, proposto in maniera capillare in tutta la provincia. Ha debuttato ieri, sabato 17 maggio alle 18.00 nell’Aula Magna UPAD, “Come sorelle”, la nuova produzione dello Stabile interpretata da Le Mostre, duo artistico composto da Elisa Maria Bottiglieri e Marianna Folli che indaga gli atteggiamenti e i pesi che ci portiamo addosso, uomini e donne, nessuno escluso. Dopo una serie di videointerviste sul campo realizzate a Bolzano in collaborazione con Marina Baldo e le “anteprime” nell’ambito di “Wordbox- Parole per il teatro”, lo spettacolo è stato presentato al pubblico bolzanino e farà tappa oggi 18 maggio a Vipiteno in Piazza del Teatro (h. 17.00), a Egna al Centro Parrocchiale il 19, a Terlano nella Sala Parrocchiale il 20 maggio e a Merano alla Sala Civica del Centro per la Cultura il 21 maggio (h. 18.00).
Entrambe bionde, entrambe attrici, entrambe ricce quando non si stirano i capelli, entrambe mamme di una figlia femmina, entrambe cresciute con fratelli maschi: Bottiglieri e Folli sono due artiste che hanno iniziato a scandagliare, in maniera divertita e tagliente, le differenze in termini di educazione, aspettative e richieste tra donne e uomini. Ora, dalla pagina Instagram seguitissima che raccoglie brevi video satirici, Le Mostre sono passate al teatro con questo primo spettacolo che si avvale della collaborazione alla regia di Walter Leonardi.
«Tu e tuo fratello siete uguali! ci siamo sentite spesso dire. Ma è davvero così?» si chiedono le autrici. «Sono tante le differenze in termini di educazione, aspettative, richieste. Non solo noi, ma anche per i nostri fratelli. Come sorelle è uno spettacolo che indaga gli atteggiamenti e i pesi che ci portiamo addosso. Nessuno escluso. Uomini e donne. Pesi che non fanno altro che generare mostri e, ovviamente… Mostre».
Foto/© Luca Guadagnini