Dopo essere uscito dalla coalizione di centro-sinistra, il Movimento 5 Stelle ha presentato la sua candidata Sindaca, l’unica donna in corsa, come prima cittadina di Bolzano.
Nella cornice dell’anfiteatro del Parco delle Semirurali di Bolzano Simonetta Lucchi, la candidata sindaca pentastellata insieme alla squadra che la sosterrà nella corsa alle elezioni comunali, ha illustrato la sua visione per la città di Bolzano sintetizzandola con tre D: Distribuzione, Dignità e Diritti.
Secondo Simonetta Lucchi, insegnante di italiano, storia e storia dell’arte nelle scuole ladine, Bolzano sopporta un peso eccessivo rispetto al resto della provincia, costretta a gestire numerose problematiche come lo smaltimento dei rifiuti, l’accoglienza di migranti e senzatetto, il controllo sulle attività turistiche e sugli affitti brevi, nonché la prevenzione di alcool e droga.
Per la candidata M5S è necessario che l’intero territorio si faccia carico di queste responsabilità, con regole uniformi e una nuova considerazione del ruolo del capoluogo altoatesino.
Lucchi afferma che l’urbanistica e la questione abitativa, in particolare, debbano essere affrontate con normative adeguate al contesto della città, evitando di lasciare Bolzano in una situazione di emergenza continua.
La candidata pentastellata ha poi posto l’accento sulla necessità di restituire dignità al capoluogo, sia attraverso una maggiore consapevolezza della sua storia, identità e cultura, sia con il rafforzamento dei servizi essenziali in ambito sanitario, scolastico, economico e culturale. «La narrazione storica deve essere rivista per riconoscere il valore della presenza italofona prima del fascismo, superando concetti divisivi come quello di arte fascista».
«Un aspetto cruciale della dignità riguarda anche le donne, che si trovano a far fronte a problematiche specifiche legate all’alto costo della vita nel capoluogo bolzanino. Per questo motivo i Servizi dovrebbero supportare maggiormente la fascia di popolazione femminile, che è tra le più attive nel contribuire al welfare, ma spesso ne rimane esclusa», afferma con convinzione Lucchi. Leggendo il programma elettorale dei pentastellati i diritti fondamentali come sanità, casa, istruzione e lavoro risultano centrali.
«Bolzano è la città più sofferente del territorio e a pagarne le conseguenze sono soprattutto giovani, donne e persone fragili. In particolare, il settore scolastico necessita di un cambiamento radicale, serve superare il modello di scuola bilingue ormai obsoleto, adottando un sistema simile a quello dell’International School diffusa, con più lingue praticate, oltre a una maggiore attenzione a sport, arte, musica e teatro», sottolinea la candidata sindaca.
Per realizzare quanto esposto Simonetta Lucchi si ispira alla vicina Austria dove le scuole garantiscono un tempo pieno esteso e restano aperte anche d’estate, come avviene a Vienna, per offrire un sostegno concreto alle famiglie.
Infine, la candidata del MoVimento 5 Stelle ha espresso la sua visione sull’Autonomia, intesa non come chiusura, ma come un modello virtuoso di valorizzazione delle potenzialità della comunità bolzanina.
Non manca anche un commento riguardante la SVP e gli altri partiti in corsa alle elezioni comunali. «Nessun altro in corsa per le elezioni condivide questa impostazione di Autonomia, con partiti e alleanze che si mostrano subalterni alla SVP, in attesa di ottenere il suo appoggio al ballottaggio», afferma Lucchi, che osserva anche l’importanza di far crescere la comunità bolzanina, così ricca di potenzialità, caratterizzata dalla sua multietnicità e multiculturalità.
Foto, Simonetta Lucchi al centro e alla sua sinistra Diego Nicolini