No al ritorno pubblicità del gioco d’azzardo, Luigi Spagnolli (AUT)

“In un Paese dove un milione di persone è affetta da ludopatia, il ritorno della pubblicità del gioco d’azzardo durante le partite di calcio sarebbe un gravissimo errore.

Dalla risoluzione del Comitato ristretto sulla riforma del calcio in Senato, va stralciato il punto che apre a quest’eventualità.”

Così in una nota il senatore del Gruppo per le Autonomie e componente del suddetto comitato, Luigi Spagnolli.

“La ludopatia – aggiunge – è un dramma per centinaia di migliaia di famiglie. Colpisce soprattutto i giovani e le fasce meno abbienti, sancendo uno scivolamento nella povertà o in condizioni debitorie dalle quali è difficilissimo rialzarsi. Parimenti è un costo enorme per il nostro sistema sociosanitario, con percorsi di cura lunghi e complessi.

La necessità di nuovi introiti per il calcio non può avvenire in questo modo. Come abbiamo ripetutamente detto nei lavori del Comitato ristretto, bisogna lavorare sulla qualità del prodotto calcio italiano, che oggi risulta poco appetibile se confrontato a quello di altri paesi europei. E quindi format delle competizioni, stadi, settori giovanili, costi dei biglietti e degli abbonamenti televisivi, sostegno al settore dilettantistico.

Puntare sulla pubblicità del gioco d’azzardo è una scorciatoia che non risolverà i problemi. È solo un ulteriore impulso a una piaga sociale che, in quanto tale, andrebbe soltanto contrastata con ben altro vigore” conclude Spagnolli.

Foto. Senatore Luigi Spagnolli