Bolzano, “Ricordare gli Eroi della Rosa Bianca” questo l’invito della Associazione Universitaria sudtirolese 

L’Associazione universitaria sudtirolese è convinta che „in giornate come questa si debba ricordare quanto siano preziosi la democrazia e la pace “

Il 22 febbraio 1943 Hans e Sophie Scholl insieme a Christoph Probst, attiviste della resistenza studentesca contro il regime nazista, furono giustiziati a Monaco di Baviera. Da tempo, anche in Piazzetta Hans e Sophie Scholl a Bolzano si tengono eventi commemorativi in loro onore, per ricordare il loro sacrificio e il loro coraggio. Il gruppo „Rosa Bianca”, composto essenzialmente da studentesse e studenti, è ancora oggi un esempio emblematico di coraggio civile e resistenza pacifica contro regimi totalitari e criminali. „Per noi, in quanto rappresentanza studentesca più grande e antica dell’Alto Adige, è naturale commemorare queste eroine ed eroi proprio in questa giornata“, afferma Alexander von Walther, presidente della sh.asus.

Basta leggere i giornali per rendersi conto di dove abbiano portato e continuino a portare le tendenze estremiste e antidemocratiche nel mondo: la guerra di aggressione russa in Ucraina continua a infuriare e minaccia di piegare un paese democratico con una pace imposta con la forza. Negli Stati Uniti, con l’elezione di Donald Trump alla presidenza, si rafforzano forze antidemocratiche ed estremiste, mentre in Germania un partito in parte di estrema destra potrebbe diventare la seconda forza politica in parlamento – un fatto particolarmente tragico nel contesto della Giornata della Rosa Bianca, che commemora le vittime della dittatura nazista.

„Ma non dobbiamo guardare solo all’estero, anche in Italia e in Alto Adige certe idee estremiste sembrano non essere più viste con la stessa preoccupazione di un tempo“- aggiunge Magdalena Scherer, vicepresidente della sh.asus. Basti pensare alle tirate razziste di alcuni politici o alle parate apertamente celebrate dai fascisti a Bolzano. „Noi, come sh.asus, invitiamo tutte e tutti coloro che sostengono forze estremiste a rendersi conto della brutalità a cui hanno sempre portato l’autocrazia, il totalitarismo e l’odio. Le vittime della resistenza studentesca della Rosa Bianca ne sono un tragico esempio“, conclude la sh.asus.

Foto. Magdalena Scherer