Spagnolli (Aut.)
“Le parole di Trump su Zelensky hanno definitivamente fatto cadere il velo. Il vecchio ordine mondiale non esiste più. Se l’Europa non lo capisce è destinata a trasformarsi in due aree di influenza, una a trazione russa e l’altra, per chi sarà disposto a pagare il biglietto d’accesso e ad accettare la condizione di subalternità, a trazione trumpiana. E questo senza parlare della Cina.”
Così il senatore e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, Luigi Spagnolli, durante l’interparlamentare della Commissione Esteri del Parlamento europeo (AFET) di ieri a Bruxelles.
“La strada – ha spiegato – non può che essere quella indicata da Mario Draghi. L’Unione europea deve pensarsi come uno Stato solo, con una difesa comune e la ricerca di una piena autonomia in tutti i campi strategici. Per riuscirvi è importante che tutti i cittadini europei si riconoscano nell’Europa, sapendo che solo lei può garantire sicurezza e benessere. È un lavoro, quest’ultimo, di primaria importanza: tutti devono essere consapevoli di quello che sta succedendo, dei rischi che corriamo se l’Europa non farà fino in fondo la propria parte. È davvero l’ultimo treno.”
In foto. Luigi Spagnolli