No al degrado nei centri storici, proposta di legge alla Camera apprezzata da Philipp Moser, presidente dell’Unione commmercio servizi turismo Alto Adige

La Commissione per le attività produttive, il commercio e il turismo della Camera dei deputati a Roma sta discutendo una proposta di legge che punta a difendere i centri storici dal degrado e rafforzare la qualità delle attività del commercio al dettaglio.

“Fondamentalmente l’iniziativa è lodevole. Tutti gli interventi che valorizzano i nostri paesi e città allo scopo di renderli più vivi, vivaci e attrattivi, sono in ogni caso un segnale forte”, commenta il presidente dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige Philipp Moser, che aggiunge: “Centri storici pieni di vita e vivacità aumentano la qualità della vita”.

Con la proposta di nuova normativa, si propone di introdurre una disciplina per valorizzare la qualità e le tradizioni delle aziende del commercio al dettaglio, con la finalità di ottenere un’immagine urbana che sia il più possibile attrattiva. In questo senso, dovrebbe essere possibile aprire, ampliare o trasferire negozi nei centri storici solo con una speciale autorizzazione da parte dello sportello unico per le attività produttiva SUAP.

I Comuni, sentite le organizzazioni delle imprese del commercio e le associazioni dei consumatori, dovrebbero definire speciali zone all’interno dei centri storici. I criteri per la delimitazione di tali aree comprendono sostenibilità territoriale e ambientale, sviluppo del commercio tradizionale per mezzo del rafforzamento e della diffusione delle aziende di vicinato nonché valorizzazione dei negozi di particolare valore storico e artistico. A sostegno delle attività commerciali nei Comuni con meno di 5.000 abitanti dovrebbe anche essere istituito un fondo con una dotazione annua di 300 milioni di euro.

A questo proposito, l’Unione ricorda la necessità di badare con particolare attenzione soprattutto a un aspetto. “Le aziende, soprattutto quelle di nuova creazione, non dovrebbero essere oberate di burocrazia inutile. Servono regole chiare e trasparenti. Sarebbe inoltre auspicabile estendere le misure anche ai quartieri”, precisa Moser.

In generale, la proposta va nella giusta direzione: fino a oggi l’Alto Adige ha mostrato chiaramente gli effetti positivi che può avere un commercio al dettaglio forte – insieme alla gastronomia e alle attività di servizi – sullo sviluppo di un centro urbano.

In foto. Philipp Moser