La prossima settimana il Consiglio regionale del Trentino Alto Adige discuterà il disegno di legge proposto dal Team K per introdurre il voto disgiunto nelle elezioni locali. L’introduzione di questo strumento permetterebbe agli elettori di scegliere un candidato di una lista e, allo stesso tempo, votare per un’altra lista. È una pratica consolidata in molte democrazie avanzate, come in Svizzera e in diversi Länder tedeschi, perché offre maggiore libertà di scelta e rafforza il pluralismo politico.
In vista di questo dibattito sul “voto disgiunto” il Team K – con i consiglieri Maria Elisabeth Rieder, Paul Köllensperger, Alex Ploner e Franz Ploner – ha presentato un’interrogazione per chiedere spiegazioni alla Giunta su aspetti cruciali della normativa elettorale locale. L’obiettivo è comprendere le ragioni del mancato adeguamento agli standard democratici internazionali e confrontare la nostra normativa con quella dei territori vicini, che mostrano maggiore attenzione alla qualità della democrazia.
L’Assessore Locher (SVP) nella sua risposta ha affrontato spiegazioni tecniche e non sufficientemente esaurienti. Ha affermato che il sistema attuale è già abbastanza democratico, citando l’esistenza delle liste civiche, senza però affrontare il tema centrale del voto disgiunto. Paul Köllensperger commenta così la risposta di Locher: “L’assessore Locher e la SVP, dopo 70 anni di governo ininterrotto, non comprendono l’importanza di modernizzare il nostro sistema elettorale. La loro opposizione a qualsiasi cambiamento dimostra solo la volontà di mantenere il controllo, a discapito della qualità della nostra democrazia.”
Ma il TEAM K non si dà per vinto de continuaa ritenere necessario un confronto costruttivo sulle riforme da attuare. Pertanto la prossima discussione del disegno di legge offre una nuova occasione per un dialogo concreto.
Foto di gruppo Team K