Il 7 febbraio scade il termine ultimo per la presentazione di osservazioni e obiezioni al condominio di ben 35 metri che sorgerà nell’area di via Bersaglio e ai progetti che riguardano l’edificio ex Cafa sul ponte di Marlengo. Il gruppo consiliare dei Verdi ha presentato una presa di posizione all’amministrazione comunale affinché quest’ultima possa apportare migliorie ai progetti prima che la delibera venga approvata in Consiglio comunale: “Lo sviluppo urbano e il mercato immobiliare meranese hanno bisogno di soluzioni che possiamo essere certi andranno a beneficio dell’intera città e di tutti i meranesi”, afferma il consigliere Toni Ladurner.
Il tema è ormai noto: a pochi mesi dalle prossime elezioni comunali, Civica, Alleanza e SVP hanno apportato due modifiche significative al piano regolatore. I proprietari dell’area ex-Cafa, di circa 1,3 ettari, hanno intenzione di costruire sopra terra un immobile di poco più di m³ 76.000. In questo modo gli edifici raggiungeranno un’altezza di 33 metri o di 10 piani. A titolo di confronto: il nuovo edificio Alperia, realizzato nelle immediate vicinanze, misura soltanto m. 22. Anche via Bersaglio, dove attualmente si trova la zona artigianale “Marinello”, sarà interessata dallo stesso stravolgimento edilizio. La Veba Invest, impresa del Gruppo Unterberger, intende costruire per quasi m³ 30.000, raggiungendo così altezze di ben m. 35. Il sindaco Dario Dal Medico e la vicesindaca Katharina Zeller, che in giunta condividono la delega all’urbanistica, hanno intenzione di sottoporre entrambi i progetti al voto del Consiglio comunale durante il mese di marzo. La presa di posizione del gruppo consigliare dei Verdi si concentra su tre aspetti.
Il sindaco Dario Dal Medico e la vicesindaca Katharina Zeller hanno deciso di ignorare la commissione di esperti della Provincia, nonostante la legge provinciale Territorio e paesaggio preveda il contrario. Questa commissione ha già emesso pareri negativi in passato, tra i quali quello che interessa la riconversione dell’ex scuola di Quarazze e il progetto detto “Wolfino” di via Karl Wolf. In relazione a questi due pareri, l’amministrazione comunale si è trovata costretta a non proseguire nella realizzazione di entrambi i progetti. Ma non basta: il TAR ha annullato la modifica al piano per la via I Maggio proprio perché il Comune aveva deciso di ignorare completamente la richiesta di un parere a quella stessa commissione. “Proprio perché i progetti ex-Cafa ed ex-Marinello sono destinati ad alleviare le ristrettezze meranesi del mercato immobiliare, abbiamo bisogno di certezza giuridica e di non commettere più errori formali come quelli purtroppo già commessi.” Afferma ancora Toni Ladurner.
Ad oggi la documentazione tecnica per la modifica del piano comunale è scarsa, ad eccezione di un dato, quello della densità edilizia. Un dato che determina conseguenze molto concrete. Gli investitori privati avranno dunque il diritto di realizzare tutta la volumetria loro concessa, stante il parere positivo del consiglio comunale alla proposta di Civica, Alleanza e SVP. “Se è certo che gli aspetti architettonici possono ancora essere valutati e discussi, lo è altrettanto il fatto che la prossima amministrazione comunale farà gran fatica a immaginare di poter ridurre la densità edilizia. Volesse farlo, ci si può con ragionevolezza attendere ricorsi alle autorità giudiziarie da parte delle aziende coinvolte contro la riduzione dei diritti da loro acquisiti.” Aggiunge il consigliere Johannes Ortner. Detto per inciso, la legge provinciale Territorio e paesaggio prevede una densità significativamente inferiore per edifici e strutture residenziali private. Ciò è stato confermato anche dalla recente sentenza del TAR per via I Maggio.
Il coinvolgimento dei/lle cittadini/e è fondamentale per una pianificazione urbana ponderata e lungimirante. Tuttavia, Dal Medico e Zeller hanno informato i/le meranesi soltanto con un comunicato stampa, all’inizio di gennaio. In esso si comunicava semplicemente che era stato dato il via libera alla procedura di modifica del piano urbanistico. Nessuna indicazione su dove si potessero reperire i documenti pertinenti o sul fatto che i/le meranesi potessero presentare le loro osservazioni e obiezioni al Comune entro il 7 febbraio. “Chiediamo a Civica, Alleanza e SVP di garantire che entrambi i progetti siano presentati e discussi pubblicamente prima che il Consiglio comunale li voti.” Così afferma Julia Dalsant, portavoce della Lista dei Verdi di Merano. “Abbiamo bisogno di uno sviluppo urbano equilibrato che vada anche a beneficio dei/lle cittadini/e, soprattutto per quanto riguarda la futura area delle caserme”.
In foto, Julia Dalsant, Johannes Ortner