In questi giorni il governo federale tedesco ha pubblicato il nuovo piano d’azione dedicato all’e-commerce che prevede una vasta regolamentazione del commercio online e un’equa concorrenza con le piattaforme nonché le aziende commerciali di Paesi terzi.
“Secondo valutazioni della Commissione Ue, nel 2024, attraverso le piattaforme di e-commerce, nell’Unione Europea sono circolati quattro miliardi di pacchetti. Anche aziende cinesi come Shein o Temu attirano sempre più consumatori europei grazie ai frequenti sconti. Allo stesso tempo crescono le sfide relative a temi come la sicurezza dei prodotti, la tutela di consumatori e l’equità nella concorrenza”, afferma il presidente dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige Philipp Moser sintetizzando la situazione e accogliendo con favore la decisione della Germania. “Temu e Shein non rispettano le regole. Sempre più spesso vengono alla luce falsificazioni di prodotti e lesioni dei diritti alla tutela della proprietà immateriale. Queste piattaforme andrebbero immediatamente vietate in Europa, almeno finché non si adegueranno alle normative europee!”, auspica Moser.
Il loro modello commerciale punta su rapidità e quantità del consumo. “Una t-shirt a due euro, una borsa per cinque euro o una giacca per 25 euro – prezzi simili non solo spingono i concorrenti europei fuori dal mercato, ma vanno anche a discapito delle persone e dell’ambiente – compresi i nostri consumatori e gli standard di sicurezza UE – lungo la catena di fornitura e le lunghe vie di trasporto”, ricorda il presidente.
“L’esempio della Germania dovrebbe essere seguito anche da altri Paesi, Italia compresa. Ancor più efficiente sarebbe poi un progetto collettivo di tutti i Paesi UE. Il mercato cambia a grandissima velocità, mentre quando si tratta di adeguamenti delle regole, l’UE si muove a passo di lumaca”, lamenta Moser.
“Il piano d’azione prevede di attribuire maggiore responsabilità alle piattaforme e ai commercianti online esterni all’UE e di Paesi terzi, collegare meglio le autorità di sorveglianza e doganali e incentivare condizioni di concorrenza più eque e sostenibili”, spiega Moser. Da controlli più severi previsti da nuovi regolamenti relativi alla responsabilità fino a una maggiore consapevolezza verso ambiente e consumatori, il piano d’azione punta su un’azione coordinate a livello europeo, nazionale e federale, e presterà quindi un enorme contributo a rendere il commercio online più sicuro ed equo.
L’Unione sostiene in ogni caso tutte le iniziative e i provvedimenti che vanno a vantaggio della concorrenza con gli stati terzi. “Questo piano d’azione è un segnale forte alle piattaforme e alle aziende commerciali di stati terzi. Le costanti violazioni di Temu e Shein devono essere impedite”, ribadisce il presidente Moser. Tuttavia, non è ancora chiaro come la legislazione europea e nazionale possa essere applicata contro i commercianti di paesi terzi e quali conseguenze debbano affrontare le aziende che violano l’equa concorrenza in ambito europeo.
Foto. Philipp Moser