Domani 24 gennaio 2025 alle ore 17.30 presso il Punto We di Piazza Domenicani 22 a Bolzano, per “Ti racconto una storia…” del Club Arcimboldo, per NON DIMENTICARE si parlerà di “Noi, bambine ad Auschwitz. La nostra storia di sopravvissute alla Shoah” di Andra e Tatiana Bucci Ed. Mondadori con Elisa Feller e Antonietta Azzolini.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.
Una riflessione su quanto è accaduto al popolo ebraico e a tutti i deportati nei campi nazisti è dovuta in modo da conservare la memoria di un tragico periodo della storia affinché simili eventi non possano accadere mai più.
La sera del 28 marzo 1944 i violenti colpi alla porta di casa fanno riemergere negli adulti della famiglia Perlow antichi incubi. La pace trovata a Fiume, dopo un lungo peregrinare per l’Europa, finisce bruscamente: nonna, figli e nipoti vengono arrestati e, dopo una breve sosta a Trieste, deportati ad Auschwitz-Birkenau, dove molti di loro saranno uccisi. Sopravvissute alle selezioni forse perché scambiate per gemelle o forse semplicemente per un gioco del destino, le due sorelle Tatiana (6 anni) e Andra (4) vengono internate, insieme al cugino Sergio (7), in un Kinderblock, il blocco dei bambini destinati alle più atroci sperimentazioni mediche.
In questo libro, “Noi, bambine ad Auschwitz. La nostra storia di sopravvissute alla Shoah” le sorelle Bucci raccontano, per la prima volta con la loro voce, ciò che hanno vissuto: il freddo, la fame, i giochi nel fango e nella neve, gli spettrali mucchi di cadaveri buttati negli angoli, le fugaci visite della mamma, emaciata fino a diventare irriconoscibile.
Sullo sfondo sempre quel camino che sputa fumo e fiamme, unica via da cui «si esce» se sei ebreo, come dicono le guardiane.L’assurda e tragica quotidianità di Birkenau penetra nella mente delle due bambine, che si convincono che quella è la vita «normale». Finché, dopo nove mesi di inferno, ecco apparire un soldato con una divisa diversa che sorride e offre loro del cibo: è il 27 gennaio 1945, il giorno della Liberazione.
Però dovrà passare altro tempo prima che Tatiana e Andra ritrovino i genitori. Le sorelline trascorreranno ancora un anno in un grigio orfanotrofio di Praga e alcuni mesi in Inghilterra, in un centro di recupero, dove finalmente conosceranno la vita normale.
Secondo le stime più recenti ad Auschwitz-Birkenau vennero deportati oltre 230.000 bambini e bambine provenienti da tutta Europa, e solo poche decine di loro sono sopravvissuti. Questo è lo struggente racconto di due di loro!
Foto. Elisa Feller