Sciopero generale, Bolzano corteo da Piazza Mazzini al Commissariato del Governo, all’Aluminium 90% in sciopero

Cgil e Uil hanno proclamato per oggi venerdì 29 novembre lo stop in tutti i settori con l’obiettivo di cambiare la manovra economica del governo Meloni. A Bolzano un corteo con circa 300 persone è partito da piazza Mazzini per raggiungere il Commissariato di Governo.

La mobilitazione è stata indetta contro la manovra di bilancio, considerata del tutto inadeguata a risolvere i problemi del Paese, e per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali. Particolarmente sentita in provincia di Bolzano la questione del mancato adeguamento dei salari e delle pensioni al tasso dell’inflazione reale sul territorio, come ribadito poc’anzi in piazza dai segretari Cristina Masera (Cgil/Agb) e Mauro Baldessari (Uil/Sgk).

Dai primi dati di adesione allo sciopero, all’Aluminium ha scioperato il 90%, alle Acciaierie 80% e all’Iveco il 60% dei lavoratori.

“Sono soprattutto le persone con redditi bassi, tra cui molti anziani, a essere colpiti. L’alto costo dei beni di consumo quotidiani e l’inflazione sopra quella media italiana hanno eroso salari e pensioni, ed espongono il ceto medi basso al rischio di povertà relativa e spesso all’impossibilità di sostenere una spesa imprevista”, hanno precisato Masera e Baldessari.
Secondo Cgil e Uil è quindi necessario riportare il lavoro al centro dell’agenda politica e costruire un Paese che sia davvero a misura di lavoratori, pensionati, giovani e precari.

Al governo Cgil e Uil hanno chiesto di prendere le risorse dall’evasione fiscale e contributiva, dalle grandi ricchezze e dagli extraprofitti; un finanziamento straordinario per sanità pubblica, servizi sociali, non autosufficienza, istruzione e ricerca; rinnovo dei contratti pubblici e privati per aumentare il potere d’acquisto; riforma delle pensioni; politica industriale per i settori manifatturieri e per i servizi con investimenti per difendere l’occupazione; tutela della salute e sicurezza; ritiro del disegno di legge sicurezza e rispetto delle libertà costituzionali.
“La manovra del governo condanna il Paese ad un futuro di austerità. Non trovano risposte l’emergenza salariale, la precarietà lavorativa, il progressivo assottigliamento del welfare. Il Governo strizza l’occhio agli evasori fiscali e condanna chi regolarmente paga le tasse ovvero lavoratori dipendenti e pensionati. Questa manovra finanziaria è decisamente penalizzante per le persone che rappresentiamo che invece chiedono giustizia economica e fiscale, attraverso l’adeguamento dei salari e delle pensioni, tra i più bassi d’Europa“, hanno concluso i segretari di Cgil/Agb e Uil/Sgk.

Foto. Bolzano, Piazza Mazzini sciopero