Anche durante questa edizione del Merano Wine Festival la cantina di Nals Margreid ha aperto le sue porte a giornalisti e specialisti del settore offrendo una serata speciale: sabato 9 novembre.
A cominciare, una degustazione verticale guidata da Paolo Porfidio, sommelier di Terrazza Gallia dell’Excelsior Gallia – Milano, che negli ultimi anni ha inanellato numerosi premi e fresco di riconoscimento come “Miglior Sommelier – premio Castello di Albola”. Porfidio ha condotto i presenti attraverso cinque annate di Nama dal 2016 al 2021, lasciando spazio a momenti di scambio e domande.
A seguire, un momento di incontro tra i partecipanti e i produttori nel corso di una flying dinner a cui hanno partecipato diverse cantine proponendo alcune loro etichette: Conterno Fantino, Il Marroneto, Due Mani, Tenuta Sette Ponti, Tasca d’Almerita, Col di Lamo, Berlucchi, Ricasoli e la stessa Nals Margreid. Presente anche il wine critic di fama internazionale Luca Gardini, già ambasciatore di Nama nel mondo.
Una scelta precisa quella di Nals Margreid, che sa quali sono i cardini di chi il vino lo produce, lo racconta e ne scrive; sa quanto sia importante ritrovarsi e fare rete.
La cantina e le persone
Una cantina storica, quella di Nals Margreid, fondata nel 1932 e la cui produzione è caratterizzata da una ricerca di unicità e personalità che si ritrova nella scelta dei nomi delle etichette: ognuna ha un nome proprio, a indicare la sua individualità e il particolare legame con il terroir.
Al centro della degustazione verticale di quest’anno, il vino Nama, un progetto seguito da Harald Schraffl, enologo della cantina di Nals Margreid, premiato lo scorso anno come “Miglior enologo d’Italia 2023” dalla guida “I 1000 Vini d’Italia” de l’Espresso, la cui professionalità si esprime in una continua ricerca di precisione e nel suo inconfondibile rigore.
Alla direzione commerciale dal 1990, Gottfried Pollinger, vincitore del premio “Cangrande ai Benemeriti della Vitivinicoltura” al Vinitaly 2022, che ha raccontato le vicende di questa storica cantina ed è riuscito anche in questa occasione a creare le possibilità di scambio e di confronto.
Nama
Nama, un nome che nasce dal mix tra Nals e Margreid, un vino bianco che nasce nel 2016 come Cuvée per diventare tre anni dopo 100% Chardonnay, con un’attenzione particolare alla scelta del vigneto più adatto e un occhio sempre alla sostenibilità, valore fondamentale per la cantina.
Le sue uve vengono raccolte e selezionate a mano, per poi fermentare e invecchiare in piccole botti di rovere per 15 mesi. Dopo l’assemblaggio, il vino invecchia 12 mesi in serbatoi d’acciaio e, infine, resta ad affinare 1 anno in bottiglia.
Un vino, un progetto, un’evoluzione nel solco della grazia e della pulizia. L’ambizione di non fermarsi ma di puntare a distinguersi, di mostrare la propria anima che è data dal connubio tra terroir, visione, lavoro e ricerca costante.