Il Mamming fa scuola: la fotografa Ilka Révai dopo Merano, in mostra anche a Budapest

Nell’ultima mostra di Palais Mamming dal titolo “Women in Art. Artiste a Merano fra Ottocento e Novecento” conclusasi il 30 settembre ultimo scorso, le due curatrici Eva Gratl e Rosanna Pruccoli avevano inserito fra le 17 artiste in mostra e le 18 nel catalogo. Rosanna Pruccoli, grazie all’aiuto di Adrian Rieger – insegnante per molti anni al Gymme e oggi giornalista a Budapest, la sua città natale- aveva contattato più volte la più esperta studiosa della fotografa, la Professoressa Csilla E. Csorba e il Museo Kassák di Budapest ottenendo in prestito tre fotografie di Ilka Revái che furono esposte nel circuito espositivo al Mamming, e importanti informazioni molto utili ad esempio sulla tragica fine che fece la fotografa deceduta nel ghetto ebraico Doháni di Budapest, nel gennaio del ‘45 a pochi mesi dalla fine della guerra. Le due curatrici, grazie anche ai numerosi consigli di Eugenio Valentini, archivista dell’Archivio storico di Merano, hanno ricostruito la biografia meranese della fotografa e ne è nato uno scambio di informazioni. In primo piano la vita meranese della fotografa e del suo studio in via Fossato Molino, sulle esposizioni cui partecipò, sulla pubblicità che la fotografa faceva pubblicare sui giornali del tempo perché le persone capissero la valenza artistica delle sue fotografie. Il 14 febbraio prossimo anche a Budapest, al Museo Kassák, si aprirà una importante mostra su Ilka Revái. Le curatrici sono invitate all’inaugurazione e tutti i meranesi sono caldamente invitati a visitare una mostra tanto importante e interessante che ci avvicina ad una città come Budapest.