La centrale cooperativa con circa 230 associate sta facendo registrare un trend in costante ascesa. Nel corso dell’assise annuale svoltasi a Castel Mareccio sono state rimarcate le tappe percorse nell’ultimo periodo ed evidenziate quelle da percorrere nel futuro prossimo per essere al costante servizio delle imprese associate.
Nel corso dell’assemblea annuale di Coopbund Alto Adige-Südtirol svoltasi a Castel Mareccio e dedicata all’intelligenza generazionale è emerso in modo forte e chiaro quanto il ruolo delle imprese cooperative sia strategico nel contesto sociale della provincia di Bolzano in considerazione di criterio del fabbisogno accresciuto in moti settori, di assoluta importanza per assicurare nella quotidianità una serie di preziosi servizi alla collettività. Un aspetto sottolineato in maniera significativa dai vari esponenti delle istituzioni che nelle scorse settimane sono stati accolti nella sede di Piazza Mazzini di Coopbund Alto Adige-Südtirol per analizzare il settore, evidenziare le problematiche e cercare congiuntamente soluzioni pronte e funzionali.
Negli ultimi cinque anni Coopbund ha potuto contare 153 nuove cooperative, una maggiore diffusione sul territorio, un focus marcato nel settore della cooperazione sociale (80% della cooperazione sociale sul territorio altoatesino, con realtà di lunga data con fino a oltre 200 dipendenti), un continuo aumento della rappresentanza femminile e un approccio significativo da parte delle giovani generazioni, che si stanno avvicinando al modello cooperativo.
L’assemblea annuale è stata dedicata al tema dell’ “Intelligenza generazionale”. Dopo la relazione mirata di Monica Devilli, presidente di Coopbund Alto Adige Südtirol sono intervenuti Francesco Palermo, docente universitario di diritto a livello internazionale e profondo conoscitore della realtà altoatesina nel suo complesso e Alexander von Walther, presidente dell’Associazione Universitaria Sudtirolese sh.asus.
Nel corso dell’assemblea sono stati celebrati i i 35 anni di Coopservizi ed è stato presentato il nuovo logo.
Dopo una prima parte riservata alle cooperative associate, l’assemblea annuale di Coopbund Alto Adige-Südtirol svoltasi nelle accoglienti sale di Castel Mareccio è proseguita con una parte pubblica aperta a tutti, caratterizzata dagli interventi della presidente Monica Devilli e dei relatori Francesco Palermo e Alexander co Walther.
Francesco Palermo, professore di diritto costituzionale comparato nell’Università di Verona e direttore dell’Istituto di studi federali comparati di Eurac Research, già Senior Legal Advisor dell’Alto Commissario per le minoranze nazionali, presidente del comitato consultivo del consiglio d’Europa per le minoranze nazionali, membro del comitato scientifico dell’Agenzia UE per i diritti fondamentali, Senatore della Repubblica e presidente della commissione dei 6, docente di diritto dell’Unione europea negli Stati Uniti per sette anni, nell’imminente vigilia delle elezioni europee ha focalizzato il suo intervento sul tema. “Quali sono le sfide della democrazia europea? Che cosa si può fare oggi per incentivarne uno sviluppo democratico e sostenibile?”.
Alexander von Walter, classe 2002, studente di legge a Innsbruck dal 2021, impegnato nell’Associazione universitaria sudtirolese (sh.asus, la più grande e storica organizzazione studentesca volontaria dell’Alto Adige con oltre 3.000 membri) di cui è presidente dal dicembre scorso, ha sviluppato un articolato ragionamento basato su esperienze personali e altre riferite da parte del mondo degli studenti altoatesini su quali sono le sfide delle generazioni x,y,z, nel senso di cosa si attendono e/o pretendono dal mondo del lavoro di oggi e cosa si trovano effettivamente di fronte i giovani.
“La nostra missione, elaborata insieme alla presidenza attuale – sottolinea la presidente Monica Devilli-, è frutto di un processo continuo di sviluppo e trasformazione della nostra organizzazione, che l’anno prossimo celebrerà i suoi 50 anni di attività sul territorio altoatesino. Da sempre siamo impegnati a promuovere il modello cooperativo che consideriamo uno strumento fondamentale per lo sviluppo e la valorizzazione del nostro territorio, idoneo a rispondere, nelle sue varie forme e tipologie, alle esigenze economiche del nostro territorio e anche ai bisogni sociali e culturali delle persone. Negli ultimi mesi abbiamo accolto tutti i nuovi assessori e le assessore della nuova giunta provinciale per affrontare una serie di tematiche importanti per le nostre cooperative, in particolare per quanto riguarda i settori sociale e lavoro, sviluppo e trasformazione territoriale, accesso ai fondi regionali, giovani, interculturalità, inclusività e servizi essenziali, cooperazione di comunità, iniziative edilizie. Le problematiche sollevate sono state accolte con grande interesse dagli assessori, e stiamo sviluppando percorsi di follow-up che coinvolgeranno attivamente le cooperative e i loro rappresentanti. La nostra visione è quella di continuare ad agire a tutto campo come associazione autentica e autorevole che rappresenti gli interessi dei propri soci nei confronti delle istituzioni pubbliche e degli attori privati”.
“Coopbund Alto Adige Suedtirol promuove sul territorio i principi fondamentali del modello cooperativo – conclude Monica Devilli -. Un modello di organizzazione basato su principi democratici, di inclusione, partecipazione e responsabilità condivisa tra i soci e le socie. Le cooperative non sono solo entità economiche, ma anche comunità di persone, cittadini, cittadine che agiscono insieme per raggiungere obiettivi comuni, promuovendo la solidarietà e la mutualità. Riteniamo il modello cooperativo particolarmente efficace nel rispondere alle sfide contemporanee, come l’ineguaglianza economica, la disoccupazione e la marginalizzazione sociale. Le nostre cooperative hanno dimostrato una straordinaria capacità di resilienza, raggiungendo e superando i livelli pre-crisi in molti settori, inclusi quelli più colpiti come il sociale e il settore culturale. Il nostro sviluppo deve essere sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico. Questo significa impegnarci a coinvolgere maggiormente le nuove generazioni, rispettare le diversità, favorire e agevolare il cambio generazionale, continuare ad essere inclusici, abbattere i pregiudizi e creare modelli di lavoro flessibili che consentano alle donne di conciliare lavoro e vita familiare, per affrontare al meglio nuove e significative sfide”.
Nel corso dei lavori dell’assemblea sono stati celebrati i 35 anni di Coopservizi e sono stati presentati il nuovo logo e i servizi digitali. Il direttore Stefano Ruele ha ripercorso la storia e l’evoluzione della settore che si occupa dei servizi a favore delle cooperative affiliate.
COOPBUND ALTO ADIGE SÜDTIROL È …
Motore di crescita e solidarietà
Coopbund Alto Adige-Südtirol continua a consolidare il suo ruolo fondamentale nell’economia e nella coesione sociale dell’Alto Adige, con un’imponente rete di 230 cooperative associate distribuite su tutto il territorio. Queste cifre non solo evidenziano la vastità e la diversità del tessuto cooperativo altoatesino, ma anche l’importanza di Coopbund nel sostenere e promuovere l’attività cooperativa locale.
Un mosaico linguistico e geografico
La diversità è la chiave della forza di Coopbund: il 70% delle cooperative associate predilige la lingua italiana, mentre il restante 30% si esprime principalmente in tedesco.
La concentrazione geografica delle cooperative dipinge un quadro interessante: il 73% di esse ha sede nei centri urbani di Bolzano e Merano, mentre il restante 27% si distribuisce tra gli altri comuni altoatesini. Questo scenario evidenzia il ruolo cruciale che le città principali svolgono nell’economia cooperativa, senza però trascurare l’importanza delle realtà più periferiche, dove le cooperative radicate nei comuni più piccoli rappresentano una parte significativa della vita locale.
Negli ultimi 5 anni, grazie alla consulenza offerta dallo sportello informativo gratuito per le startup, ben 51 nuove cooperative sono state costituite, mentre altre 102 cooperative già esistenti hanno scelto di aderire all’associazione. Questo trend positivo testimonia la fiducia delle imprese nel supporto e nell’assistenza forniti da Coopbund per lo sviluppo e il consolidamento delle loro attività.
La maggior parte delle cooperative associate (115) sono cooperative sociali, seguono le cooperative di produzione e lavoro (49), le cooperative edilizie (27), le cooperative di servizi (21), le cooperative di parcheggio (6), le cooperative di comunità (4), le cooperative di consumo (2) e le cooperative agricole (1). Inoltre, vi sono vari consorzi di cooperative che collaborano per raggiungere obiettivi comuni e condivisi.
Il volto dei/delle presidenti delle cooperative
I presidenti delle cooperative rappresentano il cuore pulsante di Coopbund, incarnando i valori della cooperazione e guidando le loro organizzazioni con esperienza e dedizione. I dati statistici svelano interessanti sfaccettature della leadership cooperativa: il 58% dei presidenti ha superato i 50 anni, mentre il 29% ha un’età compresa tra i 40 e i 50 anni. È incoraggiante notare che il 13% dei presidenti è sotto i 40 anni, dimostrando un coinvolgimento attivo delle generazioni più giovani nella governance cooperativa.
La parità di genere è un obiettivo su cui Coopbund pone grande enfasi: il 68% dei presidenti sono uomini, mentre il restante 32% sono donne. Sebbene ci sia ancora spazio per miglioramenti, questo dato riflette un trend positivo verso una maggiore inclusione e rappresentanza femminile nei vertici delle cooperative.
Un contributo significativo all’economia locale
Infine, il valore della produzione totale delle cooperative associate a Coopbund, escludendo le edilizie, si attesta intorno ai 110 milioni di Euro, secondo i dati dei bilanci del 2022. Questa cifra sottolinea il ruolo vitale che le cooperative giocano nell’economia locale, contribuendo alla prosperità della comunità e alla creazione di occupazione stabile e sostenibile.
Foto, Monica Devilli