Il centro formazione Haus der Familie affronta, in collaborazione con più di due dozzine di altre organizzazioni, da dieci anni temi tabuizzati legati alla genitorialità. L’edizione della campagna di sensibilizzazione MutterNacht a maggio 2024 ha messo in discussione l’immagine tradizionale della maternità in Alto Adige è all’insegna del motto “La mamma non ci sta più”. L’11 maggio, in piazza del Municipio a Bolzano, dalle 10:00 alle 13:00 si è tenuta la giornata d’azione: è stato presentato un libro con testi delle madri, si svolgeva una discussione con madri e professionist* del settore e donne spiegavano cosa deve cambiare nel sistema, come devono essere infrante le norme di genere e quale riconoscimento è necessario affinché le madri non vadano sempre oltre i propri limiti. La campagna è finanziata dall’Agenzia per la famiglia della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige.
Le madri si devono confrontare con enormi aspettative sociali. In Alto Adige prevale ancora un’immagine tradizionale della maternità, alla quale sono stati affidati ulteriori compiti: Ci si aspetta che le madri siano disponibili possibilmente 24 ore su 24, che mettano in secondo piano le proprie esigenze, che accudiscano i figli e che allo stesso tempo siano attive in vari modi. La maggior parte del lavoro di cura è ancora svolto dalle madri – con molto lavoro, poca equità e poca riconoscenza.
La campagna di sensibilizzazione MutterNacht 2024 con il suo decimo anniversario mira a creare una particolare consapevolezza del „mental load“: portare all’attenzione sul carico mentale e sulle incombenze invisibili che le donne affrontano ogni giorno; richiamare l’attenzione sul peso dell’organizzazione, della pianificazione e della cura della famiglia. Quando le madri sono stanche e sopraffatte o addirittura si ammalano, non si tratta di un fallimento personale, ma di una situazione sociale.
La giornata d’azione in occasione del decimo anniversario ha avuto un carattere di protesta. All’inizio, sulla piazza del municipio di Bolzano, c’è stato un concerto di tamburi grazie all’ensemble di percussioni “Sissamba”. Sugli striscioni erano chiaramente visibili reclamazioni e messaggi di protesta. Hannah Grüner e Martin Reinstadler dell’associazione circense “Animativa” hanno presentato un’acrobazia sul tema “equilibrio”. Durante una discussione in un panel hanno partecipato la scienziata Barbara Plagg, la consigliera per la parità Brigitte Hofer, le ideatrici del podcast “Mama Baby Blase” Barbara Walcher e Lydia Grossgasteiger e Giuseppe Elia delle Officine Vispa. La mattina e la discussione sono state condotte dalla coordinatrice del progetto Astrid Di Bella. Il moderatore Thomas Vonmetz ha letto continuamente parti del libro sulla MutterNacht 2024. Nina Duschek ha accompagnato musicalmente la mattinata. Diverse organizzazioni hanno presentato i temi degli ultimi dieci anni attraverso un puzzle composto da dieci parti, che ha dato visibilità all’anniversario di quest’anno con una parete di 2×2 metri. Successivamente è stata tagliata una torta commemorativa e come segno di gratitudine i partner della rete hanno ricevuto in dono dei vasi di basilico. Il direttore della “Haus der Familie”, Elmar Vigl, ha ringraziato soprattutto coloro che sono stati nel network fin dall’inizio: Katholischer Familienverband KFS, Arbeitsgemeinschaft der Jugenddienste AGJD, l’Ordine delle Ostetriche, il Südtiroler Kinderdorf, l’Associazione “La Strada – der Weg”, “Frauen helfen Frauen”, Katholische Frauenbewegung, la consulenza familiare Lilith (cooperativa sociale FUTURA), Berufsverband der Still- und Laktationsberaterinnen Südtirol VSLS e i rappresentanti del Pronto Soccorso Emozionale PSE.
Il lavoro di cura non deve essere scaricato sulle madri a costo zero. Le madri possono dire di no, non devono essere responsabili di tutto. La responsabilità e il lavoro devono essere distribuiti su tutti in modo sano. Il benessere del bambino deve essere posto al centro della società nel suo complesso. L’immagine tradizionale della madre – determinata socialmente, religiosamente o culturalmente – spesso serve a mantenere le strutture patriarcali e impedisce la parità tra donne e uomini. Le aree precedentemente dominate dagli uomini devono essere responsabilizzate: Le imprese devono diventare a misura di famiglia; i padri devono (poter) vivere una paternità attiva. Sono necessarie strutture professionali di assistenza all’infanzia, equamente retribuite. Il lavoro di cura ha bisogno di tempo e di apprezzamento, compreso il sostegno finanziario come per esempio la pensione.
Le madri sono state incoraggiate con l’attuale “MutterNacht”, il giorno prima della festa della mamma, a riconoscere i propri limiti, comunicarli e agire insieme attivamente. Sono state presentate anche risorse e punti di contatto per il supporto professionale. Conversazioni aperte sui sentimenti, i bisogni e le aspettative sono state al centro dell’attenzione. È necessario rivalutare la distribuzione dei ruoli familiari e chiedere una giusta divisione dei compiti familiari, hanno detto i presenti. Un libro con 21 storie personali ed esperienze di donne provenienti da tutto l’altoAdige mira a creare comprensione, mostra esperienze di successo, illumina le sfide quotidiane e racconta come si può fare diversamente. La psicoterapeuta e psicoanalista Brigitte Andres introduce il libro nel seguente modo: “Le storie di questo libro raccontano i lati difficili della maternità: il cambiamento travolgente portato da un bambino, l’abbandono delle relazioni precedenti, l‘esaurimento dovuto alla mancanza di sonno, la tensione nella coppia dovuta a cambiamento dei ruoli, il dilemma tra i compiti genitoriali e l‘identità professionale, il senso di colpa quando il bambino ha o fa difficoltà e il rischio di isolamento a causa delle sfide quotidiane. Sono testi coraggiosi di donne coraggiose. Non mettono in discussione la loro maternità, ma pongono domande! Interrogano su equità, parità, riconoscimento, sostegno, autodeterminazione, spazio e tempo per sé stesse.” Il divario tra le aspettative riguardo alla conciliazione tra famiglia e lavoro e la realtà è profondo e tangibile, ha spiegato la coordinatrice del progetto Astrid Di Bella. Il direttore del “Haus der Familie” ha detto: “È tempo di promuovere modelli di lavoro flessibili che rispettino le diverse situazioni di vita, che sia attraverso l’opportunità di lavorare da casa, il lavoro part-time o altri modelli di lavoro flessibili.” E ci sono bisogno dei padri. Inoltre, è necessaria una rete ampliata di strutture di assistenza all’infanzia di alta qualità e flessibili per offrire ai genitori il supporto di cui hanno bisogno. Il congedo parentale retribuito dovrebbe essere la norma, per consentire loro di occuparsi della propria famiglia senza dover temere perdite finanziarie.
Da 10 anni MutterNacht
Ogni anno, per la MutterNacht degli ultimi dieci anni è stato pubblicato un libro. Nei dieci libri, quasi 300 persone hanno scritto le proprie storie, inviato foto e realizzato disegni. Si sono così dedicati ai temi che li toccano e hanno infranto tabù. Dal tema della “infertilità involontaria” è nato un gruppo di auto-aiuto guidato da Karin Planker e sono state organizzate varie conferenze presso la Haus der Familie su questi argomenti. La rete MutterNacht è ora un gruppo forte e ben connesso.
I temi di 10 anni MutterNacht 2015-2024
2015
La maternità ha anche i suoi lati oscuri.
Partorire … e poi?
2016
Giovani madri
Inizia una nuova vita!
2017
E poi è stato tutto diverso.
La nascita di un bambino diversamente abile
2018
Dare spazio al lutto
Quando muore nostro figlio
2019
Improvvisamente!
Una nascita prematura
2020
Desiderare und bambino
Involontariamente senza figli – e poi?
2021
Quando mamma o papà si ammalano
Alla ricerca di un nuovo equilibrio
2022
Estremamente soli
Intorno alla nascita
2023
Ruolo o modello: I padri escono allo scoperto
2024
La mamma non ci sta più
Maternità in modalità sopravvivenza