Botteghe del Mondo altoatesine, la Federazione Raiffeisen sottolinea il loro impegno nella Giornata del Commercio Equo e Solidale

L’11 maggio, in occasione della Giornata mondiale del commercio equo e solidale, la Federazione Cooperative Raiffeisen pone l’accento sul lavoro delle Botteghe del Mondo altoatesine ad essa affiliate, sensibilizzando al contempo sulle pratiche del commercio equo e sull’importanza di promuovere un mondo solidale.
Ogni secondo sabato di maggio, la WFTO (World Fair Trade Organisation) celebra la Giornata mondiale del commercio equo e solidale, un’occasione dedicata alla promozione del commercio etico a livello globale. Per essere riconosciuti come soci, i membri di questa federazione internazionale devono aderire ai 10 principi che dovranno seguire nel loro quotidiano. In Alto Adige, sono 13 le Botteghe del Mondo che si sono impegnate ad adottare tali principi. Di queste, sette fanno parte della Federazione Cooperative Raiffeisen dell’Alto Adige.
Per Brigitte Gritsch, coordinatrice della rete di Botteghe del Mondo altoatesine, la Giornata internazionale del commercio equo e solidale rappresenta l’occasione per promuovere un modello economico alternativo: “Questa giornata ha un impatto positivo su tutti gli attori della filiera: dai produttori agli importatori, dai dipendenti delle Botteghe del Mondo fino ai clienti finali. L’obiettivo comune rafforza la coesione e aumenta la motivazione, soprattutto in questa occasione”, afferma Gritsch.
Le Botteghe del Mondo offrono sostegno a produttori e coltivatori, favorendo in particolare l’emancipazione di donne e ragazze del sud del mondo tramite specifici programmi educativi e di autodeterminazione. Esempi significativi sono il Kaffee Adelante, un’iniziativa della cooperativa femminile APROLMA in Honduras, e UNICAFEC, gestita da una cooperativa di donne in Perù. Entrambi i progetti aiutano le donne a gestire autonomamente la coltivazione delle loro terre e il proprio reddito.
Oltre a ciò, le Botteghe del Mondo si impegnano nella sensibilizzazione della popolazione locale riguardo al commercio equo evidenziando le condizioni precarie e le violazioni dei diritti umani nel commercio internazionale. Attraverso la vendita di prodotti del commercio equo e solidale come couscous, datteri e mandorle, queste botteghe supportano l’opera di PARC, un’organizzazione che promuove il commercio equo e solidale a favore delle comunità rurali e dei progetti agricoli per piccoli produttori e produttrici a Gaza e in Cisgiordania. Esportando tali prodotti, PARC non solo assicura una fonte di reddito alle famiglie, ma offre altresì supporto tecnico e logistico a livello locale e gestisce progetti per l’accesso al credito e l’acquisto di prodotti freschi a prezzi scontati.
La maggior parte delle Botteghe del Mondo in Alto Adige è nata come associazione. La prima in Italia è stata inaugurata a Bressanone il 1° agosto 1980 con il nome di “Bottega del terzo mondo” (oggi semplicemente Bottega del Mondo). Con il tempo, sia l’assortimento dei prodotti offerti sia l’ambito di attività delle botteghe si sono notevolmente ampliati. Anche il contesto commerciale è diventato progressivamente più complesso. Nel 2017 l’introduzione della riforma del terzo settore ha comportato ulteriori cambiamenti per le associazioni e le organizzazioni socialiCiò ha spinto molte Botteghe del Mondo altoatesine a trasformarsi da associazioni in cooperative sociali, una mossa strategica per garantire la loro presenza sul mercato.

Foto. Brigittr Gritsch, coordinatrice Botteghe del Mondo@Federazione Raiffeisen