Kafka a Merano, una passeggiata tra letteratura e storia

Con la recente intitolazione di una piazzetta a Milena Jesenská e Franz Kafka si è aperta la serie di iniziative che Merano per iniziativa del Comune affiancato da vari partner, dedica al famoso scrittore in occasione del centenario della sua scomparsa. Mercoledì 17 aprile si terrà la prima di quattro visite guidate da titolo Kafka a Merano: una passeggiata tra letteratura e storia.Si camminerà sulle orme dell’autore dalla stazione ferroviaria di Merano sino all’ex pensione “Ottoburg” a Maia Bassa, dove il genio letterario soggiornò nella primavera del 1920. La passeggiata sarà arricchita con le osservazioni del flâneur Kafka. Allo stesso tempo si potranno conoscere alcuni aspetti sinora poco indagati della storia contemporanea dell’Alto Adige. Punto di ritrovo nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Merano alle 14.30, la camminata durerà fino alle 17 circa. Le guide sono la storica Veronika Rieder e il giornalista Patrick Rina, autori del libro “Kafka a Merano. Cultura e politica intorno al 1920” e curatori della rassegna. La partecipazione è gratuita, è richiesta l’iscrizione: info@merano.eu
Con medesimi orari l’iniziativa verrà ripetuta mercoledì 24 aprile, venerdì 10 maggio e venerdì 17 maggio.
La rassegna Kafka 2024 Meran/o vuole puntare i riflettori sull’importanza di Merano come centro del turismo salutistico e come città della cultura, rivolgendosi sia alle/ai meranesi sia ai visitatori della città.
Kafka 2024 Meran/o è un progetto di: Comune di Merano (Assessorato alla Cultura, Biblioteca civica, Palais Mamming Museum, Giardineria comunale), Azienda di Soggiorno di Merano, Museo “Villa Freischütz”, Fotoclub Immagine Merano, Istituto tecnico per il turismo e le biotecnologie “Marie Curie”, Scuola alberghiera provinciale “Kaiserhof”, Scuola professionale provinciale alberghiera e alimentare “Savoy”, Istituto per l’educazione musicale in lingua tedesca di Merano, Ristorante “Forsterbräu”. Sponsor del progetto: Cassa Raiffeisen di Merano.

Foto. Franz Kafka