Martedì il Parlamento europeo ha deciso di vietare l’uso del gas naturale e del gasolio per il riscaldamento degli edifici entro il 2035 o al più tardi entro il 2040, se verrà dimostrato alla Commissione che ciò non è possibile. Ciò significa che gli impianti di riscaldamento a gasolio o a gas naturale installati oggi non potranno più essere utilizzati tra 10 o al massimo 15 anni.
Il Parlamento ha inoltre deciso un obbligo scaglionato di installazione di impianti solari per i nuovi edifici residenziali e per gli edifici sottoposti a ristrutturazioni importanti.
Il sistema energetico in Alto Adige è ancora largamente basato sui combustibili fossili (circa il 60%). La situazione è cambiata solo marginalmente negli ultimi anni. Soprattutto per quanto riguarda l’elettromobilità e l’uso di pompe di calore per il riscaldamento, l’Alto Adige è ora molto indietro rispetto ai suoi vicini europei. Un’ulteriore espansione dei sistemi di riscaldamento a biomassa non ha senso, poiché già oggi il 50% del legno per la combustione deve essere importato, dato che in Alto Adige cresce troppo poco. Ciò significa che la transizione del riscaldamento verso le pompe di calore deve essere notevolmente accelerata.
Ecco un confronto della quota di pompe di calore nei nuovi edifici nel 2023:
Fonte grafico: grafico del KCS
Mentre in Svizzera e in Germania è previsto lo smantellamento della rete del gas, in Alto Adige la rete del gas viene ancora parzialmente ampliata.
Il Klima Club Südtirol / Alto Adige è stato invitato oggi a uno scambio di informazioni con il nuovo assessore provinciale alla protezione del clima e all’energia, Peter Brunner. Sono state discusse le misure più importanti nel settore della transizione termica, tra cui
- Promozione delle pompe di calore in caso di sostituzione di impianti di riscaldamento in progetti di ristrutturazione
- Introduzione di una tariffa per le bollette di energia elettrica per le pompe di calore
- Politica energetica per aumentare la produzione di elettricità da fonti rinnovabili
- Strategia per lo smantellamento della rete del gas metano
- Creazione di un centro di competenza sulle pompe di calore come punto di informazione per i cittadini.
L’Alto Adige spende ca. mezzo miliardo di euro all’anno in combustibili fossili per il riscaldamento, finanziando così una massiccia distruzione dell’ambiente, accelerando il cambiamento climatico e sostenendo regimi e dittature che disprezzano i diritti umani.
L’Alto Adige ha l’opportunità di fare le cose in modo diverso e quindi non solo di trarre benefici economici, ma anche di migliorare significativamente la qualità della vita di tutti i cittadini.
Il Klima Club Südtirol / Alto Adige
Foto, l’assessore provinciale Peter Brunner e vari membri del KCS (da sinistra: Günther Schweigkofler, Martin Sulser, Johann Czaloun, Thomas Egger e Reinhard Verdorfer)