Ieri, dopo l’approvazione della Giunta provinciale e il parere positivo della Corte dei Conti, è stato firmato il secondo accordo stralcio 2019-2021 per il rinnovo del Contratto collettivo provinciale area dei dirigenti sanitari del Servizio sanitario provinciale. Il contratto riguarda il personale dei comparti personale medico e veterinario, i dirigenti delle professioni sanitarie come farmacisti, biologi, chimici, fisici e psicologi, nonché i dirigenti infermieristici. L’accordo porta la firma definitiva dei sindacati più rappresentativi di settore.
“Una delle priorità di questa Giunta è offrire condizioni di lavoro interessanti ed attrattive per il personale sanitario. Adattarle e migliorarle continuamente. Ecco perché anche in questo caso abbiamo previsto fondi aggiuntivi dal bilancio provinciale per i profili professionali interessati”, ha affermato il presidente della Provincia e assessore alla Sanità Arno Kompatscher.
Nell’agosto 2023, la Giunta provinciale ha definito le linee guida per le trattative sul contratto collettivo 2019-2021. Il 10 ottobre, l’Agenzia provinciale per le relazioni sindacali è stata autorizzata a firmare il primo accordo stralcio. Circa 5 milioni di euro in più dal bilancio provinciale saranno messi a disposizione ogni anno.
La retribuzione per il servizio di guardia e di reperibilità è stata rivista. L’indennità per il servizio di guardia durante il normale orario di lavoro e la tariffa oraria lorda per il servizio di guardia aggiuntiva saranno aumentate con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2023.
Anche l’indennità di specificità per i dirigenti sanitari non medici (biologi, chimici, fisici, psicologi e farmacisti) sarà aumentata, mentre il fondo per l’indennità di risultato dei dirigenti sanitari non medici sarà incrementato di 400 mila euro per un totale di 2,5 milioni.
Vengono apportate modifiche, altresì, alle carriere professionali con l’introduzione di un nuovo livello iniziale nel percorso di carriera professionale così da introdurre nuove prospettive di sviluppo per i dipendenti.
Gli orari di lavoro saranno resi più flessibili. I dirigenti delle “strutture semplici” come i responsabili dei servizi infermieristici potranno in futuro instaurare rapporti di lavoro a tempo parziale (a partire dal 75% dell’orario di lavoro a tempo pieno). In precedenza, ciò era possibile solo in caso di esigenze particolari e comprovate. Inoltre, sarà introdotto l’istituto delle cosiddette ferie solidali, in base al quale le persone interessate cedono volontariamente e gratuitamente i giorni di ferie eccedenti le 4 settimane annuali ad altri dipendenti, a condizione che siano garantiti i requisiti di servizio.
L’indennità di esclusività diventerà ora parte del salario base. In precedenza era già stata aumentata del 27% con il primo accordo stralcio di novembre 2023. L’indennità viene corrisposta ai dirigenti sanitari che lavorano esclusivamente per l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige e non svolgono attività private. La Provincia di Bolzano ha stanziato altri 6 milioni di euro all’anno a copertura della spesa.
Foto/c-ASP/Agenzia provinciale per le relazioni sindacali