Lo “Junior Research Award Alto Adige 2023” va a Barbara Gross. La psicologa ed educatrice trentaseienne svolge attività di ricerca e insegna educazione interculturale alla Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano e dal 2022 è docente Junior all’Università di Chemnitz. La ricercatrice, originaria di Rio Bianco in Val Sarentino, si concentra in particolare sui processi educativi e di sviluppo in relazione al linguaggio. In totale sono state presentate 23 candidature per il premio di 10.000 euro. La giuria ha deciso a favore di Barbara Gross per il suo “eccellente curriculum in un settore sempre più importante per l’Alto Adige”.
Ieri il presidente della Provincia e assessore provinciale alla Ricerca Arno Kompatscher, insieme al direttore del Dipartimento Europa, Innovazione, Ricerca e Comunicazione Ulrich Stofner e al direttore della Ripartizione Innovazione, Ricerca, Università e Musei Franz Schöpf, ha consegnato il premio alla scienziata al NOI Techpark di Bolzano. L’elogio è stato pronunciato da Gerwald Wallnöfer, professore di Scienze della Formazione alla Libera Università di Bolzano.
“La ricerca scientifica mirata è essenziale per l’Alto Adige di domani”, ha sottolineato il presidente della Provincia durante la cerimonia di premiazione di oggi. Con lo Junior Research Award, la Provincia vuole sostenere e motivare i giovani nel loro percorso di ricerca di qualità. Kompatscher si è detto particolarmente soddisfatto del fatto che quest’anno sia stata premiata una donna che ha vissuto l’esperienza di una microscuola nella sua infanzia, che ha iniziato i suoi studi a Bressanone e che ora lavora in un campo sempre più importante dell’apprendimento interculturale a livello mondiale.
I due premi di menzione speciale della giuria, del valore di 7500 euro ciascuno, sono andati ad altri due ricercatori, il biotecnologo e fisico Alan Ianeselli, che opera nel campo delle biotecnologie, dell’informatica e dell’intelligenza artificiale e dal 2022 è assegnista di ricerca alla Facoltà di Ingegneria della Libera Università di Bolzano, e allo scienziato forestale e ambientale Marco Mina, dal 2022 ricercatore Senior nel campo dell’ecologia forestale e dei cambiamenti climatici all’Istituto per l’ambiente alpino dell’Eurac. I successi scientifici dei due ricercatori sono stati riconosciuti dalla vicedirettrice dell’Eurac, vicedirettrice dell’Istituto per l’ambiente alpino e membro della giuria Roberta Bottarin.
L’ensemble percussionistico del Conservatorio ha garantito l’accompagnamento musicale dell’evento con opere contemporanee per strumenti a percussione.
Con lo “Junior Research Award Alto Adige”, la Provincia di Bolzano premia ogni due anni i risultati di eccellenza ottenuti da giovani scienziati all’inizio della loro carriera scientifica. Il premio, che può essere assegnato per tutte le discipline, è dotato di 10.000 euro. Inoltre, la giuria può premiare altri due finalisti, che vengono ricompensati con un premio in denaro di 7500 euro.
Oltre allo “Junior Research Award” per giovani scienziati, che viene assegnato in tutti gli anni dispari, la Provincia conferisce anche il “Research Award” e il premio “Women in Science” in tutti gli anni pari a scienziati che già occupano una posizione di rilievo nella comunità di ricerca.
Foto, Barbara Gross, originaria della Val Sarentino e docente a Chemnitz e Bressanone, ha ricevuto lo Junior Research Award Alto Adige per il suo lavoro di ricerca nel campo dell’educazione interculturale. Menzioni speciali sono andate a Marco Mina (all’estrema sinistra) e Alan Ianeselli/c-ASP/Tiberio Sorvillo