
Fabrizio De André, Vinicio Capossela, Francesco De Gregori. E poi nomi che si pongono a estremità temporali contrapposte, come quelli di Alessandro Mannarino – per l’oggi – e del testimonial di un passato musicale relativamente lontano come il grande Renato Carosone, che ha lasciato ‘perle’ di immutata godibilità anche nell’era del #2.0.
Cosa rappresentino questi ‘indizi’ è presto detto: sono una succosa anticipazione di ciò che aspetta il pubblico venerdì 15 dicembre 2023 alla ‘Casa delle Associazioni’ di San Giacomo (Via Maso Hilber 1, S. Giacomo di Laives). Inizio alle 20:30, ingresso libero, parcheggio disponibile.
E… sì, diciamolo: esserci sarà decisamente stimolante, visto che in programma vi è nientemeno che il ‘lancio’ del nuovo, raffinato progetto artistico di Domenico Laratta (voce, chitarra) e Francesco Basciu (chitarra) «Fra(M)menti d’Autore».
Tutto si lega all’appuntamento che tradizionalmente conclude la stagione-eventi del Centro culturale San Giacomo, il cosiddetto ‘Natale dell’Associazione’: quest’anno improntato per l’appunto a un carattere di particolare ricercatezza e preziosità. Una sorta di ‘regalo’ che Laratta e Basciu – noti nomi e volti della scena artistica locale, e non soltanto – fanno all’associazione stessa, e più in generale a tutti gli estimatori del genere cantautorale italiano.
Domenico, Francesco, cosa vi prefiggete con «Fra(M)menti d’Autore»?
“Ci affascina l’idea – spiegano i due performers – di coniugare due forme d’arte capaci di fondersi in una delle più potenti espressioni musicali: la canzone. Sarà quindi, come recita il sottotitolo del nostro progetto, ‘un viaggio tra musica e parole’.
Vero è, e lo hanno dimostrato artisti che hanno fatto la storia della musica d’autore italiana, che anche perdendo le caratteristiche della prosa la parola riesce a esprimere emozione ed enfasi, se sapientemente combinata e ambientata in un ‘luogo musicale’. Proprio in quest’ottica, il nostro itinerario porterà a incontrare alcune fra le menti più rappresentative del cantautorato italiano: genere che connota il progetto in via quasi esclusiva e che rappresenta in questo contesto la nostra stella polare”.
Il titolo di qualche brano in scaletta lo vogliamo fare?
“Ci saranno «Rimmel» di De Gregori, «Dolcenera» di De André e tante altre cose belle, forse anche sorprendenti: che però preferiamo non svelare per non togliere il gusto della scoperta.”
La performance vivrà di altri contenuti particolari?
“Ci sarà un doppio filo conduttore, di cui diremo direttamente in spettacolo. E a livello di atmosfere, punteremo a creare quello che abbiamo poc’anzi definito un ‘luogo musicale’. Nel caso specifico, fra l’altro, sicuramente confidenziale e raccolto grazie anche alle caratteristiche della saletta che ci ospiterà. Un luogo che faccia sentire gli spettatori e noi stessi idealmente trasportati in un’altra dimensione.
Inoltre ci piace pensare alla ‘parola’ come a una protagonista non solo in simbiosi con la musica, ma anche quale veicolo di contatto con la platea.”
State sviluppando il progetto in duo, sebbene il modulo della band numericamente più ampia rappresenti per entrambi un terreno musicale fertile. Come mai questa scelta?
“L’impostazione minimale ha l’indubbio vantaggio di permettere una vena più intimistica, con l’instaurarsi di un rapporto immediato e diretto artista/pubblico. Tutt’e due vediamo in questo schema la prosecuzione di precedenti esperienze centrate parimenti sulla musica e le parole, ancorché in chiave un po’ diversa, e che ci hanno visto interagire con altri colleghi ma sempre in numero ristretto. Ed è un percorso che ci siamo sentiti stimolati a sviluppare ulteriormente. Questa volta in duo.”
La strada di «Fra(M)menti d’Autore» proseguirà poi sulla stessa falsariga di quanto vedrà e soprattutto sentirà il pubblico a San Giacomo?
“In realtà, il concept di base vorremmo applicarlo tendenzialmente a performances mai uguali a se stesse; e conformabili a varie situazioni e ambienti. Quindi, anche se nulla è escluso, non è detto che la scaletta selezionata per San Giacomo – frutto di scelte basate anche sul contesto e sulle sensibilità di chi organizza – si ripeterà alla pari in futuro.”
Una ragione in più per non mancare; in aggiunta alla intrigante condizione, per quanti ci saranno, di rappresentare per il nuovo progetto artistico ai nastri di partenza il primo pubblico.
Per informazioni: culturasangiacomo@gmail.com
Foto, sx Basciu, dx Laratta/c-Edoardo Tomasi