“La sanità deve essere un diritto di tutti e deve avere una impostazione pubblica. Come l’istruzione, come l’immigrazione non può essere terreno di scontro ideologico fra le forze politiche che invece sono chiamate a trovare una sintesi”. Questo il messaggio che arriva dall’assemblea nazionale di CNA Pensionati, che si è svolta a Roma e alla quale hanno partecipato anche il presidente di CNA Pensionati Alto Adige Arrigo Simoni e il segretario altoatesino Pino Salvadori. Il punto di partenza della giornata sono stati i dati scaturiti dall’indagine dell’Osservatorio permanente sulla Silver Economy di CNA Pensionati su un campione di 3.600 associati e realizzata dal Centro Studi Tagliacarne. Dalla ricerca emerge che il 63% dei pensionati soffre di almeno una malattia cronica o non è autosufficiente, con punte dell’82,9% al Sud. Per curarsi, inoltre, deve attingere alle proprie risorse il 67,9% del totale con un picco dell’81,4% nel Lazio. I pensionati, secondo lo studio, non conoscono o raggiungono male le strutture territoriali e preferirebbero essere curati a casa. “Serve per questo potenziare la sanità territoriale. Richiesta che abbiamo rivolto come Confederazione anche a chi dalle prossime settimane siederà nella nuova giunta provinciale”, così il presidente Simoni e il segretario Salvadori.
Soddisfazione è stata espressa per la decisione di prevedere, all’interno del PNRR, risorse per la telemedicina, l’assistenza domiciliare e le strumentazioni tecnologiche innovative. Misure importanti, ma che non bastano per affrontare la sfida di una sfida per tutti”. “La Legge di Bilancio stanzia finanziamenti aggiuntivi per il Servizio sanitario nazionale, ma questi fondi rischiano di essere insufficienti – ha chiarito Il segretario nazionale di CNA Pensionati Mario Pagani -. Si tratta di 3 miliardi che però saranno ripartiti per 2,4 di essi nel rinnovo dei contratti del personale sanitario e 600 milioni da dividere per far fronte alle altre esigenze del funzionamento del sistema sanitario. Se a causa dell’erosione del potere di acquisto delle pensioni con una cattiva indicizzazione all’inflazione e di un fisco penalizzante per i pensionati gli anziani non riusciranno a far fronte alle loro esigenze di cura, si aprirà un problema serio per il Paese”.
“A livello locale – affermano Simoni e Salvadori – pensiamo sia necessaria quanto prima una riorganizzazione della sanità pubblica che permetta di ridurre le troppo lunghe liste di attese. A tal fine è utile, a nostro parere, un potenziamento dei servizi di sanità di vicinato per gli over 70, in modo da sgravare le strutture principali”.
Foto da sinistra: Pino Salvadori, segretario CNA Pensionati Alto Adige, Mario Pagani, segretario generale nazionale di CNA Pensionati, Arrigo Simoni, presidente CNA Pensionati Alto Adige