“In Alto Adige l’inflazione da tempo è più elevata rispetto a quella nazionale per cui le pensioni hanno perso potere d’acquisto oltre il 10%. Per le pensioni medio-basse la perdita è ancora maggiore perché il carrello della spesa è superiore all’inflazione media”. Lo ha detto il segretario dello Spi/Lgr Alfred Ebner al convegno sulle pensioni tenutosi a Bolzano.
Ebner ha puntato il dito sulla mancanza della riforma della legge Fornero, che è stata addirittura peggiorata: “Di fatto si allunga l’età pensionabile, si penalizzano le donne, non c’è nulla per i giovani e prende di mira i dipendenti pubblici”. Per il segretario, ancora una volta i pensionati, che hanno versato molti contributi e, di conseguenza, anche le imposte, “sono chiamati all’ennesimo sacrificio. Non si tratta neppure di solidarietà con i giovani, visto che i soldi risparmiati vanno a coprire altre voci di bilancio dello Stato”.
Una priorità per il sindacato rimane inoltre la “pensione di garanzia” sempre più urgente viste le forme di lavoro precario che condannano i giovani alla povertà nell’arco di tutta la loro vita. L’età pensionabile rimane un ulteriore aspetto critico e per il sindacato il cittadino dovrebbe almeno avere certezza su quando andare in pensione.
Secondo la Cgil, sulle pensioni il Governo vuole fare cassa e usa i pensionati come bancomat. “Nel bilancio per il 2024 sono state inserite clausole più rigide per disincentivare l’uscita dal lavoro o penalizzare chi decide comunque di andare in pensione”, spiega il segretario. Inoltre per chi è già in pensione è stato istituito un sistema di rivalutazione rispetto all’inflazione estremamente penalizzante con perdite anche consistenti, negli anni a venire.
Tra i numerosi aspetti critici del sistema pensionistico, al convegno sono state citate le questioni delle pensioni delle donne, già adesso 30% più basse di quelle degli uomini, dei lavori gravosi, dei lavori precari e del calo demografico.
Per Ebner va poi approfondito il tema dell’adeguatezza delle pensioni, considerando l’importanza di garantire un reddito adeguato per i pensionati che hanno diritto a una vita dignitosa dopo il pensionamento.
Infine la segretaria nazionale dello Spi Tania Scacchetti, intervenuta al convegno, ha parlato dell’importanza dell’equità tra generazioni: “La previdenza non sia oggetto di scontro generazionale, ma di battaglia comune fra chi in pensione c’è già e deve veder tutelata la sua condizione, e chi vogliamo ci possa andare nei prossimi anni con trattamenti giusti”. Secondo Scacchetti permane un altro problema: la commistione tra pensioni e prestazioni sociali. La Cgil chiede da tempo di dividere le due prestazioni per avere chiarezza sul sistema previdenziale, quello legato ai contributi e che non è in particolare sofferenza.
Foto da sinistra, Elida Erioldi, Alfred Ebner, Tania Scacchetti e Irmgard Gamper.