“Da una parte l’Unione europea ci impone politiche agricole green ed economia circolare sostenibile, dall’altra consente che i nostri agricoltori soffrano la competizione del mercato extra-UE, come nel caso del grano duro proveniente dalla Turchia.” Queste le parole dell’europarlamentare Matteo Gazzini, in seguito alla risposta della Commissione europea ad un’interrogazione sulla concorrenza sleale sul grano turco di importazione.
La CE afferma che il commercio dei prodotti agricoli dalla Turchia all’UE è disciplinato ed esente da dazi, ma nel frattempo i costi di produzione per i nostri agricoltori aumentano, anche a causa della speculazione economica dovuta al conflitto russo-ucraino e agli sconvolgimenti provocati al mercato agricolo. Questi protocolli di libero mercato penalizzano gli agricoltori europei, garanti di produzioni controllate e di qualità rispetto a quelle potenzialmente importate da paesi terzi.”
Per Gazzini risulta quindi superfluo parlare di eccellenze agricole italiane ed europee se continuiamo a subire, sostenendole, queste assurde logiche di mercato.
Foto. Matteo Gazzini