Anno nuovo, lavoro nuovo, vita nuova: a gennaio 2023, 9 donne non occupate hanno deciso di abbandonare il loro vecchio lavoro e frequentare un corso di amministrazione della durata di alcuni mesi facendo così un passo verso un nuovo settore professionale. Oggi, a distanza di oltre 8 mesi e poco dopo la fine del corso, ripensano a quella decisione con gioia e orgoglio e soprattutto guardano con speranza a un futuro professionale che ora offre loro nuove prospettive e numerose opportunità. L’Associazione Invalidi Civili (ANMIC Alto Adige), in qualità di organizzatore del corso di formazione, fa il punto sulla disoccupazione femminile, propone strategie d’intervento mirate e riporta incoraggianti storie di successo.
Capita spesso che le persone debbano trovare un nuovo lavoro per garantire il benessere della propria famiglia, perché a causa di una malattia non hanno altre alternative o semplicemente perché desiderano una nuova vita. Affinché tale cambiamento avvenga, è fondamentale che le persone abbiano le competenze professionali per affrontare le nuove sfide. “Accompagniamo le persone in cerca di lavoro lungo questo percorso e le sosteniamo dall’inizio alla fine, ovvero fino all’avvio di una nuova carriera lavorativa. Dopo molti mesi di duro lavoro, non c’è miglior risultato che vedere questi desideri diventare realtà”, dichiara Thomas Aichner, responsabile del corso e Presidente ANMIC Alto Adige. “Organizziamo regolarmente corsi di formazione gratuiti dedicati agli ambiti più disparati per consentire l’accesso a diverse professioni. A questo proposito vorrei ringraziare il Fondo Sociale Europeo e la Provincia Autonoma di Bolzano, perché senza i finanziamenti pubblici realizzare questi progetti non sarebbe possibile.”
Si è concluso a settembre 2023 il corso di formazione “Amministrazione al femminile: corso di front e backoffice” e sta già riscuotendo un grande successo. Nove donne non occupate hanno appreso competenze approfondite e multidisciplinari nei settori dell’amministrazione, dell’informatica e della contabilità mediante 7 diversi moduli. Oltre a una prima parte teorica svolta tramite lezioni online, il corso prevedeva anche un tirocinio di alcuni mesi, con l’obiettivo di trovare un’occupazione stabile e duratura. A mano a mano che apprendevamo che sempre più partecipanti trovavano un lavoro, tutto il nostro team era molto felice”, riferisce Verena Bonatta, project manager FSE. “Siamo altresì soddisfatti del feedback molto positivo ricevuto dalle aziende, le quali hanno sottolineato la grande motivazione delle partecipanti e le notevoli competenze apprese”. Dal canto loro, le partecipanti hanno apprezzato la possibilità di una formazione online, in grado di limitare le barriere temporali e geografiche. In questo modo, madri e donne provenienti da diverse zone dell’Alto Adige hanno potuto prendere parte al corso.
Il motivo per cui l’offerta formativa è importante anche per le donne di qualsiasi fascia d’età è particolarmente evidente se si considera la difficoltà di conciliare famiglia e lavoro. A causa degli stereotipi sociali, infatti, l’educazione dei figli e la cura dei familiari rimangono prevalentemente un “lavoro da donna”. Inoltre, se le donne intendono tornare al lavoro, hanno bisogno di servizi di assistenza flessibili, moderni e a prezzi accessibili. Se mancano questi presupposti, la carriera lavorativa viene sospesa a volte anche per diversi anni. Nel frattempo però, il mercato del lavoro e le competenze richieste mutano e il ritorno alla vita lavorativa diventa sempre più difficile. Ciò si riflette anche nell’aumento della disoccupazione di lunga durata – ovvero superiore ai 12 mesi – che in Alto Adige a partire dal 2019 è quasi raddoppiata.
Tuttavia, la necessità di una maggiore formazione professionale si basa su svariati fattori, come spiega Thomas Aichner: “Specialmente per le donne più giovani e per le madri, determinate circostanze impongono loro di esercitare una professione che preveda, ad esempio, orari di lavoro più flessibili e adatti alla famiglia. In altri casi, come ad esempio nel caso delle donne di mezza età o in procinto di andare in pensione, il sopraggiungere di una malattia può essere la ragione che le spinge a cercare nuove soluzioni lavorative, in quanto la posizione attuale diventa incompatibile con lo stato di salute. Tuttavia, in mancanza delle competenze necessarie ai fini del cambio di carriera desiderato, si rendono necessarie un’ulteriore formazione e una riqualificazione professionale mirata.”
A distanza di 8 mesi l’ANMIC Alto Adige ricorda con piacere il successo del corso: “Continueremo a formare persone attraverso i nostri corsi e a fare del nostro meglio per soddisfare il loro desiderio di integrazione lavorativa. Questo è particolarmente importante anche per gli invalidi civili, i quali possono rivelarsi dipendenti motivati ed efficienti esattamente come gli uomini e le donne sani, una volta assunti con le adeguate competenze e nella giusta posizione all’interno dell’azienda”, conclude Thomas Aichner.
Foto. Thomas Aichner, presidente Anmich Alto Adige e reponsabile dei corsi di formanzione