Salvini al Brennero, divieti ai tir sfida l’Austria, reagiscono i Verdi

Ieri Matteo Salvini in Alto Adige prima a Bolzano, poi al Brennero dove ha fatto il suo intervento politico più importante. Senza troppi giri di parole nel suo intervento pubblico al Brennero ha annunciato che il governo italiano ricorrerà alla Corte di giustizia europea per chiedere a Vienna di rimuovere le limitazioni alla circolazione.
Sbottano i Verdi, puntuali, con una presa di posizione in cui prevedono che il Ministro dei trasporti della Lega non arretrerà di un passo, “ma al contrario non farà altro che alimentare ulteriormente la disputa sui transiti che ha scatenato. Il modo in cui parla esprime chiaramente quanto poco importante sia per lui la salute delle persone: sentiamo parole come divieti di circolazione illegali, ingiusti, ignoranti e arroganti”.E incalzano dichiarando che ”evidentemente per il ministro la salute della lobby degli autotrasportatori è più importante di quella delle cittadine e dei cittadini che vivono lungo l’asse del Brennero”. Così afferma la capogruppo dei Verdi Brigitte Foppa. Capogruppo che da tempo mette in guardia la Giunta provinciale sulle intenzioni di Salvini di liberalizzare nuovamente il traffico sull’asse del Brennero, portando così a un ulteriore incremento.
Rincara la dose Foppa ricordando inoltre che già in occasione della seduta congiunta delle 3 assemblee legislative Tirolo, Sudtirolo e Trentino i Verdi aveva rilevato l’opportunità di stare all’erta atto che è importante stare sempre allerta perché in quell’incontro “nessuna delle Giunte ha voluto dare segnali chiari sulle politiche dei transiti, ma al contrario: una mozione dei Verdi in cui chiedevamo di difendere e di applicare il limite dei 100 km/h e le altre misure di riduzione dei transiti anche in Sudtirolo e in Trentino è stata bocciata” racconta la capogruppo in Consiglio provinciale Brigitte Foppa.
A conclusione del comunicato I Verdi sottolineano l’importanza di sviluppare chiare misure di riduzione del traffico transfrontaliero coerenti e sostenibili.” Le misure ottenute e già introdotte non devono essere rinnegate. Sarebbe un grave passo indietro, non certo rivolto al futuro.”

Foto. Matteo Salvini