L’eurodeputato Gazzini avverte “dall’UE lo spettro di una patrimoniale sugli immobili entro fine legislatura”

Un’occulta patrimoniale sugli edifici potrebbe essere uno degli ultimi “regali” riservato ai cittadini europei prima di fine legislatura. L’eurodeputato Matteo Gazzini, da Bruxelles avverte: “uno spettro che passa di trilogo in trilogo, dopo il primo ok a giugno, per la riqualificazione della classe degli immobili dalla G alla E entro il 2030 ed alla D entro il 2033”. Secondo Gazzini, esperto in materia di costruzioni, l’incremento delle classi prevede l’esborso di almeno 50-60.000 euro per unità immobiliare, per non parlare delle cifre ascrivibili ai proprietari di condomini o ville singole. Un salasso per ora scongiurato solo a livello procedurale, grazie alle resistenze espresse da molti Stati membri, tra cui Italia e Germania. “Il prossimo trilogo si terrà il sei di ottobre, fortunatamente anche la Germania sta evidenziando le grandi falle di questa riforma. L’Italia risulterebbe uno dei paesi più penalizzati d’Europa dovendo riqualificare il 75% del patrimonio edilizio.
Dopo le folli spese del Superbonus110, costati al paese più di cento miliardi di euro in soli due anni e mezzo, non sarà più possibile garantire un simile supporto, ed i cittadini si troveranno costretti ad intaccare i propri risparmi, o peggio, ad indebitarsi ulteriormente, soprattutto se già gravati da un prestito o da un mutuo ipotecario pluridecennale.
Sembra quasi di vedere un preciso piano europeo per indebolire il Belpaese ed impoverire il popolo italiano, noto risparmiatore.  A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.”

Foto, Matteo Gazzini