Il Piano Clima Alto Adige 2040, appena adottato dalla Giunta provinciale rischia di rivelarsi inefficace. È questo quanto dichiarano i Verdi in seguito alla comunicazione dell’amministrazione comunale di Merano al gruppo consiliare dei Verdi che avevano chiesto, con una loro interrogazione di attuare il divieto di installare nuovi impianti di riscaldamento a combustibili fossili a partire dal 2023, e ciò in relazione a quanto previsto dal Piano Clima Il sindaco di Merano ha ad agosto ha comunicato in modo conciso che “Il Piano Clima Alto Adige 2040 corrisponde a uno strumento strategico e non esecutivo. Le misure in esso previste oggi non hanno valore vincolante”.
Il fatto che il Piano Clima Alto Adige 2040 non abbia valore vincolante, confermata in tal modo dalla Giunta di Merano, non è sufficiente, a parere del gruppo verde, per far sì che l’Alto Adige non riduca le emissioni dannose per il clima, ha dichiarato Madeleine Rohrer, portavoce del gruppo consiliare dei Verdi di Merano. “Il governo provinciale ha sprecato un intero mandato per elaborare un piano climatico che non è nemmeno vincolante per il settore pubblico”, ha detto Rohrer.I Verdi ribadiscono quindi la loro richiesta: “Invece di piccoli passi, l’Alto Adige ha bisogno di una legge”. Altrimenti, le misure concrete per la protezione del clima, come il rapido risanamento energetico di tutte le scuole, degli asili e degli impianti sportivi o il sussidio non burocratico per la sostituzione degli impianti di riscaldamento con pompe di calore, saranno rimandate “all’anno del mai”. A svantaggio di tutti: “La protezione del clima diventa ogni giorno più conflittuale e più costosa. Non aspettiamo di diventare una pedina nel gioco del clima. Cerchiamo di essere coraggiosi insieme”, afferma Rohrer.
Foto/c@ Madeleine Rohrer