Il tour estivo della più famosa orchestra giovanile d’Europa sbarca a Bolzano domenica 13 agosto al Teatro Comunale e vedrà per la prima volta sul podio Christian Blex, nuovo direttore aggiunto della GMJO dopo Tobias Wögerer, ora Kapellmeister alla Volksoper Wien. Allievo di Ole Christian Ruud all’Accademia norvegese di musica di Oslo, Blex è membro del Dirigentløftet norvegese dal 2020 e del Forum tedesco Dirigieren dal 2021. Nel settembre 2022 è stato nominato assistente di Kirill Petrenko presso la Karajan-Academy della Filarmonica di Berlino.
Dopo la tournée di primavera 2023 con Daniele Gatti, seguita da un progetto speciale ai Rencontres Musicales d’Evian con Daniel Harding, nell’ambito della tournée estiva della Gustav Mahler Jugendorchester condivisa con il direttore Jakub Hrůša, Christian Blex dirigerà un programma dedicato a Strauss, Ives e Schubert impreziosito dalla presenza della soprano americana Jacquelyn Wagner. Celebrata dal The New York Times per il suo “bel suono pulito e focalizzato” e richiesta da prestigiosi teatri d’opera e festival di tutto il mondo, Jacquelyn Wagner sta riscuotendo un grande successo in repertori che spaziano da Mozart e Handel, Verdi e Puccini, con un’attenzione particolare al Fach tedesco e ai ruoli iconici “jugendlich-dramatische” di Wagner, Strauss e Weber.
A Bolzano, il viaggio proposto dalla GMJO nel repertorio di Richard Strauss inizierà con il brano Metamorphosen. Studio per 23 archi solisti considerato uno dei capolavori più alti, desolati ed enigmatici mai concepiti in musica, venne commissionato da Paul Sacher, fondatore e direttore della Basler Kammerorchester, a cui Strauss lo dedicò, e venne composto durante gli ultimi mesi della seconda guerra mondiale, fra l’agosto 1944 e il marzo del 1945. La prima esecuzione ebbe luogo a Zurigo il 21 gennaio 1946. Dieci violini, cinque viole, cinque violoncelli e tre contrabbassi compongono l’organico strumentale. Il pezzo è caratterizzato da un unico movimento in continua trasformazione, da cui il titolo di Metamorphosen, costituito da un Adagio ma non troppo dove, in un cammino a ritroso, il tema della marcia funebre beethoveniana subisce una serie di rovesciamenti, per tornare nella sua integrità a chiusura della composizione. Una parte centrale più vivace, che ricorda i poemi sinfonici dell’autore, anziché attenuare l’angoscia che aleggia in tutta la partitura, contribuisce ad accentuarla.
I quattro Lieder di Strauss Ruhe, meine Seele!, Caecilie, Heimliche Aufforderung e Morgen, che vedranno l’orchestra esibirsi con Jacquelyn Wagner, occupano un posto speciale nel repertorio straussiano, dal momento che il compositore le concepì come regalo di nozze alla moglie, la soprano Pauline Maria de Ahna. A differenza dei precedenti cicli di Lieder, Strauss selezionò poesie di Karl Henckell (Ruhe, meine Seele) e Heinrich Hart (Cäcilie) con due testi di John Henry Mackay (Heimliche Aufforderung e Morgen). La prima edizione dell’op. 10, pubblicata nel 1887 per voce acuta, fu seguita durante la vita del compositore da versioni trasposte per i registri medio e basso, cosa che sarebbe poi diventata la regola per tutti i Lieder di Strauss.
Con The Unanswered Question la GMJO entra invece nel territorio della nuova musica americana con un’opera del compositore Charles Ives. Pagina lontana dalla tradizione europea, priva di qualsiasi gesto tipico del sinfonismo classico-romantico, la partitura si proietta in una dimensione sperimentale che anticipa alcuni aspetti tipici del linguaggio di Ives. Eseguita per la prima volta a New York nel 1941, fra le prime opere strumentali del grande compositore statunitense, conobbe una maggiore diffusione nel secondo dopoguerra. Nel 1954 il coreografo e danzatore russo George Balanchine la utilizzò per il suo balletto Ivesiana. Nella breve composizione sono presenti molti elementi formali e spirituali che caratterizzano la poetica di Ives, le cui idee programmatiche si rifanno al pensiero del trascendentalismo che vide negli intellettuali Ralph Waldo Emerson, Nathaniel Hawthorne, The Alcotts e Henry-David Troureau i suoi maggiori esponenti.
I talenti della GMJO si confronteranno anche con una delle opere giovanili più eseguite e conosciute di Franz Schubert come la Quarta Sinfonia, scritta quando il compositore austriaco aveva solo 19 anni. Il soprannome di “Tragica” fu attribuito, a posteriori, dallo stesso Schubert.
Si tratta dell’unica sinfonia giovanile in tonalità minore, elemento che, insieme al procedere incalzante di tutta la partitura, appare un evidente richiamo alla scrittura beethoveniana.
La prima esecuzione ebbe luogo a Lipsia il 19 novembre 1849, più di 20 anni dopo la morte del musicista.
La Gustav Mahler Jugendorchester tornerà sul principale palcoscenico bolzanino anche il 17 agosto alle ore 20:30, per un concerto diretto da uno dei più richiesti direttori d’orchestra a livello globale, ovvero Jakub Hrůša, originario della repubblica ceca e Direttore Musicale Designato della Royal Opera, Covent Garden e direttore principale della Bamberg Symphony. Sarebbe superfluo citare tutte le sue collaborazioni, basti dire che annoverano le più importanti orchestre del mondo.
Con Hrůša i giovani talenti della Gustav Mahler Jugendorchester affronteranno un monumento del repertorio classico quale la Nona Sinfonia di Gustav Mahler, opera densa di presagi, suo ultimo inno alla vita e alla morte, scritto in buona parte nella casetta in mezzo al bosco vicino a Dobbiaco.
Gli abbonamenti e biglietti per la lunga estate in musica del Bolzano Festival Bozen sono acquistabili presso le Casse del Teatro Comunale in piazza Verdi 40 a Bolzano (Tel 0471 053800).
Le casse sono aperte secondo i seguenti orari: martedì – venerdì 11–14 e 17–19, sabato 11–14.
I biglietti sono acquistabili online sul sito www.ticket.bz.it e via email scrivendo a info@ticket.bz.it