Il festival di cultura contemporanea altoatesino presentato al parco di Villa Gasteiger

Dal 13 al 28 settembre ritorna il festival di cultura contemporanea Transart. Thomas Bangalter dei Daft Punk, Pussy Riot, Madame Nielsen, Florentina Holzinger, Roman Signer, Robyn Schulkowsky, Hans-Walter Müller sono solo alcuni dei nomi più attesi. Numerose le prime italiane e i progetti che prenderanno vita come sempre sui palcoscenici più stravaganti dell’Alto Adige come spazi industriali, palazzi disabitati, prati in alta quota e locali notturni.

Impetuoso, radicale e sorprendente, pronto ad abbracciare il ritmo del futurodal 13 al 28 settembre il festival Transart mixa tutti i linguaggi del contemporaneo per dare vita a un programma che si fa ponte tra generazioni e culture, gruppi linguistici e appartenenze sociali. Quest’anno la rassegna di cultura contemporanea altoatesina si sviluppa seguendo due percorsi con iniziative dedicate alla partecipazione attiva e immersiva del pubblico, come conversazioni e incontri con le artiste e gli artisti, workshop e laboratori, e con progetti che prevedono un qualche tipo di palcoscenico. 

Oltre 15 gli eventi in scena, di cui 3 prime italiane e 1 prima assoluta, a cui si aggiungono altri 12 appuntamenti, tra talk, laboratori per bambini e un workshop per adulti in meno di 2 settimane. Fra i protagonisti di punta di Transart23 ci saranno personalità della scena internazionale come Thomas Bangalterco-fondatore del duo Daft Punk nella veste di compositore per un’opera mitologica, il collettivo artistico di protesta russa Pussy Riot, la percussionista sciamanica Robyn Schulkowsky, la trasgressiva coreografa Florentina Holzinger, la performer Madame Nielsen, l’ensemble Percussions des Strasbourg, l’artista Roman Signer, il coreografo e danzatore Carlo Massari, l’architetto-illusionista Hans-Walter Müller, lo Schauspielhaus di Zurigo con una rivisitazione cinematografica del celebre romanzo Moby Dick firmato Wu Tsang e con l’ultimo lavoro del coreografo americano Trajan Harrell. Ritornano anche format di successo come Inaudito, maratona di musica che quest’anno entrerà nelle case private dell’altopiano del Renon, l’appuntamento con il cinema d’autore Movie Monday con l’anteprima italiana del film Music di Angela Schanalec The Advanced Clubbing a cura di MUTEK Montréal. Si accendono anche nuove importanti collaborazioni come quella con Ars Electronica di Linz con due progetti di ricerca dedicati alla fusione creativa fra musica strumentale e tecnologie digitali.

Dal 14 al 28 settembre, inoltre, all’incrocio tra Ponte Druso e Via Dante, si aprono le porte di un parco dismesso da decenni, quello di Villa Gasteiger, storico edificio di Bolzano. In questo polmone verde della città si materializza l’OASIE Transart, nuovo luogo della geografia urbana dedicato allo scambio e al confronto tra artiste e artisti, team e pubblico. Transart ospiterà qui il suo opening (13.09, ore 21.00), una grande festa in cui troverà spazio l’anteprima di Who’s Next?, mostra che in collaborazione con Dormizil, struttura d’accoglienza di Bolzano, affronta la situazione dei senza fissa dimora e analizza temi come la visibilità e l’invisibilità di queste persone e l’ambivalenza delle reazioni del resto della società, in bilico tra la repressione e il rifiuto. Nel parco di Transart OASIE prenderà vita un ricchissimo programma di talk, incontri, laboratori e mostre e sempre qui sarà possibile scoprire la spettacolare l’architettura gonfiabile di Hans-Walter Müller, un progetto di Kids Culture Club. Müller ha realizzato queste strutture in tutto il mondo per mostre, festival, spettacoli teatrali e concerti. La loro resistenza è dimostrata dal fatto che lui stesso vive da 50 anni in uno dei suoi volumi gonfiabili vicino a Parigi.

Fra i luoghi pacificamente colonizzati da Transart23 ci saranno: l’Alpe di Siusi, nel cuore del Patrimonio Naturale UNESCO, NOI Techpark, il parco scientifico e tecnologico di Bolzano, l’Eck Museum di Brunico, gli spazi di acciaio e vetro di Rothoblaas, il Teatro Comunale e la Fondazione Antonio Dalle Nogare, l’azienda per l’edilizia Niederstätter, Santa Maria Assunta sull’Altopiano di RenonPichler Projects, i prati e antichissimi larici di San Genesio Atesino, la Fiera e lo Showgirl Discosexy di Bolzano. A crescere con il programma è anche la rete delle partnership, che si concretizza a livello regionale con il Festival Oriente Occidente di Rovereto, a livello europeo Klangspuren Schwaz e ImPulsTanz di Vienna e l’iniziativa per l’infanzia Kids Culture Club. Sempre più solide le collaborazioni con l’Orchestra Haydn, Vereinigte Bühnen Bozen, Fondazione Dalle Nogare, MUTEK Montréal e tantissimi altri, così come le collaborazioni strategiche con NOI Techpark e MUSEION, museo di arte contemporanea di Bolzano.

Foto, Carlo Massari