A Sant’Anna di Sopramonte la summer school dell’Università di Padova

A Sopramonte di Trento sono riprese le ricerche di antropologi e archeologi nell’ambito della “Summer School in Antropologia Fisica” del Dipartimento di Biologia e Museo di Antropologia dell’Università di Padova, che dal 2019 vede impegnati alcuni studenti nella ricerca e nello studio delle sepolture dell’antico cimitero di Sant’Anna, sotto la guida di docenti e archeologi professionisti. Domani, mercoledì 19 luglio, dalle ore 15 alle 18, i visitatori saranno accolti presso lo scavo dal gruppo di ricerca che racconterà il proprio lavoro e sarà disponibile a rispondere a domande e curiosità. All’iniziativa prenderanno parte Nicola Carrara, antropologo dell’Università di Padova, Nicoletta Pisu, archeologa dell’UMSt soprintendenza per i beni e le attività culturali provinciale, Ivan Broll, presidente ASUC Sopramonte, l’archeologo Luca Bezzi, il geoarcheologo Mattia Segata e Christian Fogarolli, autore di uno studio storico-architettonico del monastero. La partecipazione all’incontro è libera.

L’iniziativa si svolge con la direzione scientifica dell’Unità di missione strategica Soprintendenza per i beni e le attività culturali provinciale nell’ambito del protocollo d’intesa, avviato nel 2016 e rinnovato anche per quest’anno, fra la UMSt Soprintendenza, il Dipartimento di Biologia e Museo di Antropologia dell’Università di Padova e l’ASUC di Sopramonte, proprietaria dell’area, che fornisce anche un supporto logistico.

Il monastero è ricordato nei documenti per la prima volta nel 1234 ed è stato poi soppresso nel 1449 quando le strutture furono trasformate ad usi diversi come una residenza estiva per i preposti della cattedrale di Trento. Le tombe rinvenute nell’antico cimitero, progressivamente scavato con metodo stratigrafico, mostrano caratteristiche tipiche dell’età bassomedievale. Sono state rinvenute 13 sepolture con gli inumati deposti supini, raramente con cassa di legno e invece più spesso raccolti in un lenzuolo, senza alcun oggetto tranne in pochissimi casi. I defunti erano sia maschi che femmine, deceduti fra i 30 e i 40-45 anni. In pochi casi è stato possibile stimare la statura: un individuo maschile (171.7 cm) e due femminili (media 155 cm). Infine, sono state rilevati i segni di alcune malattie a livello dei denti e delle ossa.

Foto, S. Anna Sopramonte, Trento/c-Archivio Ufficio beni archeologici PAT