Entusiasmo per le eccellenze dei vignaioli dell’Alto Adige, della Wachau e del Pfalz

È stato un vero successo, il primo scambio fra i vignaioli indipendenti dell’Alto Adige, della regione austriaca della Wachau e di quella tedesca del Palatinato: alla degustazione pubblica organizzata venerdì 30 giugno 2023 a Castel Trauttmansdorff hanno preso parte oltre 500 appassionati e curiosi di vini che, insieme, hanno scoperto le differenze fra le tre aree vitivinicole e le sfumature rispecchiate nel bicchiere. I Vignaioli Independenti dell’Alto Adige, promotori dell’evento, si dichiarano soddisfatti. “Sono stati momenti emozionanti e molto belli, sia per noi viticoltori che per il pubblico”, riassume Magdalena Pratzner, presidente dell’associazione che riunisce, appunto, i viticoltori indipendenti della provincia di Bolzano.

Un nutrito numero di 46 viticoltori provenienti dall’Alto Adige (24), dal Palatinato tedesco (10) e dalla Wachau austriaca (12) ha accolto venerdì sera il pubblico nella scenografica cornice dei Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano, decidendo poi di non sfidare il tempo e ritirarsi piuttosto al sicuro, negli spazi dell’adiacente Touriseum, per l’atteso momento della degustazione. Fra il cortile del castello, la terrazza e le sale del museo, gli stand degli espositori offrivano informazioni di prima mano e creazioni vitivinicole frutto di duro lavoro ed anni di esperienza, con i vignaioli in persona a presentare una selezione dei loro migliori vini e a rispondere alle domande e curiosità dei visitatori.

E da scoprire c’era davvero tanto, soprattutto le differenze fra queste tre aree vitivinicole, unite sì dalla coltivazione di molteplici varietà comuni, fra cui Pinot Bianco, Grüner Veltliner o Riesling, ma capaci di svelare poi, in bicchiere, un ampio e sorprendente ventaglio di caratteristiche e sfumature organolettiche. Tutte sorprese assai gradite agli appassionati di vini, ma anche ai viticoltori stessi. Come osservava Franz Hirtzberger, produttore di vini della Wachau, “Castel Trauttmansdorff è un’ottima location; la degustazione è stata ben frequentata e i visitatori hanno apprezzato soprattutto la possibilità di assaggiare vini provenienti da zone diverse.” Non meno soddisfatti sono stati i viticoltori. Quelli del Pfalz, in particolare, hanno lodato l’organizzazione, l’ospitalità e la calorosa accoglienza ricevuta.

I 46 espositori partecipanti all’evento aderiscono alle associazioni di categoria delle rispettive regioni vitivinicole di appartenenza: l’associazione dei Vignaioli Alto Adige, l’unione dei produttori vini di qualità del VDP Pfalz e la Vinea della regione austriaca della Wachau. Sin dalla nascita della propria associazione, ormai più di 20 anni fa, i viticoltori indipendenti dell’Alto Adige coltivano infatti, oltre all’uva, anche buoni rapporti con i colleghi austriaci e tedeschi. Nel 2015 una delegazione dei vignaioli altoatesini si recava in visita alla sede della Vinea nella Wachau; nel 2019 raggiungevano la Germania, per uno scambio con i viticoltori VDP Pfalz. E quest’anno, per la prima volta, si incontravano tutti e tre: su invito dei colleghi altoatesini, i viticoltori austriaci e tedeschi trascorrevano qualche giorno in provincia di Bolzano, accompagnati in visita alle loro tenute, al Centro di Sperimentazione Laimburg, con la sua singolare cantina nella roccia, e ad altri luoghi di interesse non necessariamente enologico. “Gli scambi sono un’occasione per imparare dagli altri. Ciascuno di noi si trova infatti ad affrontare circostanze diverse, dettate dal terroir, dal clima, dal contesto culturale e di altro genere”, spiega Magdalena Pratzner che continua sottolineando come, “in primo luogo, nascano anche amicizie, che consideriamo preziose e ci impegniamo a coltivare.”

Foto/c-Maria Gapp