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#UnaCanzoneXvoi”, l’instancabile cantautore Stefano Mascheroni a colloquio con buongiornosuedtirol.it

10 Giugno 2023

#UnaCanzoneXvoi”, l’instancabile cantautore Stefano Mascheroni a colloquio con buongiornosuedtirol.it

È giunto il momento per la terza canzone di Stefano Mascheroni, songwriter – copywriter e cantautore, il quale attraverso il progetto #UnaCanzoneXvoi ci presenta ogni tre mesi una novità discografica. È un pensiero dedicato ai fan, agli amici ed ai tanti che lo seguono ormai da anni e a tutti quelli che desiderano conoscerlo meglio.
“…È un modo per mantenere vivo il contatto con tutti quelli che amano la musica, e in particolare chi mi segue e mi vuole bene… e è anche un modo per tenere viva la creatività e collaborare piacevolmente con amici musicisti e arrangiatori… “ dice Mascheroni con grande soddisfazione.
Il brano in uscita è prodotto da CMG Records Italy ed è stato arrangiato dal trentino Marco Mattia. Il video è stato realizzato con la consulenza del videomaker Andreas Perugini.
Mascheroni è un noto cantautore di Trento che vive a Bolzano. È laureato in servizio sociale ed è direttore del Centro Tutela Diritti del Malato in Alto Adige.
Da sempre porta la musica nel cuore. Ha intrapreso un percorso formativo presso il CET, Centro Europeo Toscolano con maestri del livello di Mogol, Cheope, Gianni Bella, sia come autore, sia come compositore e ha collaborato con la stessa scuola partecipando a vari spettacoli. Collabora con artisti di tutto rispetto e scrive canzoni con Bruno Lauzi, Massimo Salerno ed altri.
Il suo stile ricalca i grandi classici e la sua produzione si ispira al genere pop, alla Cristian music e alle canzoni per bambini.
Ha all’attivo 26 produzioni tra CD, Singoli e compilation. In un’intervista rivela la sua passione per la musica, ci racconta della sua formazione artistica e della sua attuale attività culturale.

Come è nata questa passione?

Penso che mi sia stata trasmessa da mio padre che era diplomato in chitarra classica ed era tenore leggero. Faceva spettacoli cantando e recitando.
Ho iniziato a scrivere canzoni a 12 anni per poi proseguire con concerti, festival e concorsi. Ho fatto grandi esperienze che mi hanno dato tanto e mi hanno insegnato molto.

Il tuo lavoro nel sociale trova collegamento con la tua passione musicale?

Volutamente ho sempre legato questi due mondi nei quali mi sembra davvero di esserci nato. Ho usato così la musica anche per sviluppare progetti sociali, terapeutici, nell’handicap e nell’ambito della psichiatria. Credo che la musica sia un formidabile strumento per creare un ponte con la persona vicina. È qualcosa di terapeutico per chi l’ascolta e per chi la crea.
Ho un ricordo particolare che tengo nel cuore. Conoscevo un ragazzo disabile che scriveva pensieri che io poi trasformavo in musica. Ti assicuro che a volte scriveva frasi geniali. Nel corso di questa amicizia e di creatività sono sicuro che lui mi abbia dato più di quanto io abbia dato a lui.

Ci parli del nuovo progetto “Una canzone per voi”?

Da circa un anno e mezzo sono in fase di pre-produzione. Sto finendo di elaborare una trentina di canzoni. 12 sono già pronte e sto proponendo il progetto a edizioni musicali, autori e produttori. Parallelamente al progetto “Una canzone per voi” ogni tre mesi esco con un Singolo nuovo che viene promosso sui social e sulle piattaforme musicali e programmato nelle radio. La voglia di far sentire quello che si è creato è sempre grande e mi piace ricevere feedback dalle persone che ascoltano. Il mondo musicale è cambiato, e realizzare un cd fisico forse non ha più senso. I cd sono un po’ superati, a meno che non si abbia alle spalle una grossa Casa di produzione.
In questo mese uscirà il terzo singolo “Stringimi le mani”. A dicembre 2022 era uscito “Ti trovo interessante e a marzo 2023 “Mai abbastanza”.
L’ultimo Singolo racconta la storia di un uomo che si sveglia al mattino e si ritrova innamorato di una donna, ma con la spiacevole notizia che quest’ultima è già legata sentimentalmente a qualcun altro. È un tentativo di stringerle le mani almeno in sogno per non perderla del tutto. A volte sono proprio i sogni che danno un senso alla vita.

Che consiglio daresti a chi vorrebbe cimentarsi nel mondo della musica?

Se è di Bolzano o di Trento di andarsene. A parte gli scherzi, ho avuto la fortuna di entrare in alcuni circuiti e di imparare molto a Milano, Roma, Bologna e Firenze. Ora, comunque, le nuove tecnologia hanno avvicinato i luoghi più lontani. Quando avevo 15 anni ho fatto di tutto per trasferirmi a Milano, ma la mia famiglia non se l’è sentita, peccato. Parlando di canzoni bisogna parlare di tecnica, e più si scrive più si affinano le capacità e più si ascoltano altri artisti più si impara.
Nonostante la musica di oggi si discosti molto dal cantautorato più classico che ha accompagnato il mio percorso, mi piacciono molte cose che sento. Non so dirti se la musica di oggi sia meglio o peggio, penso solo che il linguaggio sia diverso, meno strutturato. Si è un po’ persa la rima baciata e la struttura spesso è un miscuglio di cose che danno più il senso dell’istintività. Io sono più affezionato al cantautorato classico perché appartengo a quel mondo e credo che la musica sia sempre qualcosa di meraviglioso. Nell’ultimo periodo sto scrivendo abbracciando questo nuovo mondo musicale. Nell’ultima che ho scritto ci canta pure un rapper.

Foto, Stefano Mascheroni

Giornalista pubblicista, scrittore.