In Trentino-Alto Adige sono attivi 106 agenti venatori, 36 per il Trentino e 70 per l’Alto Adige, assunti direttamente dalle Associazioni venatorie (i cosiddetti enti gestori in materia di caccia individuati per legge) e sono direttamente coinvolti nel monitoraggio e nel controllo degli spostamenti dei grandi carnivori.
Tuttavia, a differenza di altri operatori, costoro risultano sprovvisti di mezzi di difesa personale quali ad esempio l’uso dei nebulizzatori a base di capsaicina durante lo svolgimento del proprio servizio di lavoro, al fine di innalzare i livelli di tutela e di salvaguardia nei loro confronti e a difesa delle comunità locali interessate.
“Ho pertanto presentato alla Camera un Ordine del Giorno teso a valutare l’opportunità di prevedere, nel corso dei prossimi provvedimenti, l’introduzione di una norma ad hoc volta a consentire anche nei riguardi degli agenti venatori delle province autonome di Trento e di Bolzano l’utilizzo dei nebulizzatori portati senza licenza a base di capsaicina, previsti dall’articolo 17-bis, comma 2 del decreto legge di riferimento” dichiara Alessia Ambrosi, deputata di Fratelli d’Italia.