Tutta la valle si è stretta attorno alla famiglia e ai cari di Andrea Papi, nel giorno dei funerali del giovane aggredito e ucciso dall’orso mentre correva nei boschi sopra l’abitato. Una tragedia che ha scosso non solo la comunità solandra ma tutto il Trentino, come testimonia la folla presente oggi pomeriggio a Caldes. Tantissime le persone nella chiesa di San Bartolomeo e fuori sulla via, dove si sono messi in fila in modo ordinato e in silenzio, per centinaia di metri, tutti coloro che sono venuti per entrare e dare l’ultimo saluto ad Andrea.
Per manifestare la vicinanza delle istituzioni erano presenti assieme al sindaco Antonio Maini, al presidente della Comunità di valle Lorenzo Cicolini, a altri sindaci della val di Sole, della val di Non e di tante altre parti del Trentino, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, gli assessori Giulia Zanotelli e Roberto Failoni e il vicepresidente Mario Tonina, oltre al commissario del governo Filippo Santarelli e al presidente del Consiglio delle autonomie locali Paride Gianmoena.
Ma soprattutto c’erano in migliaia i cittadini da tutta la val di Sole e non solo, accanto ai rappresentanti del sistema della protezione civile e di quanti hanno partecipato alle ricerche. I vigili del fuoco volontari, i carabinieri e la polizia locale, che hanno supervisionato il corretto svolgimento della cerimonia e provveduto a regolare l’accesso al paese vista l’affluenza, e poi il soccorso alpino trentino e quello della guardia di finanza, l’associazione cani da ricerca, il corpo forestale, la polizia di Stato, la guardia di finanza. Oltre naturalmente alle associazioni del territorio, con il Gruppo Giovani Contre.
“Siamo qui in tanti, tantissimi, tutti sconvolti, in lacrime, accanto alla famiglia e alla fidanzata, con dentro un dolore che non ha nome. Andrea è morto innocente, sulla sua strada, la nostra strada, dove faceva sport ma ha incontrato la morte”, così il parroco, don Renato Pellegrini, che ha provato a dare forma allo sgomento e alla rabbia provata dalla comunità. “Andrea, ti salutiamo con tanto affetto, dolore e la nostalgia di chi ha perduto un amico, una persona capace di percorrere le vie del futuro” ha concluso il parroco, non prima di aver sottolineato l’importanza di fare in modo che tragedie come questa non si ripetano più.