Il Klima Club Südtirol/Alto Adige è scettico riguardo al decreto sul potenziamento del fotovoltaico ed è deluso per la mancanza di misure attuative.
Con il nuovo decreto n. 1 del 09/01/2023 sul potenziamento degli impianti fotovoltaici in Alto Adige, la giunta provinciale ha aperto la strada alla costruzione di impianti fotovoltaici senza una specifica zonizzazione. L’ordinanza mira a creare le condizioni urbanistiche per sostenere il potenziamento del fotovoltaico e quindi la necessaria espansione delle energie rinnovabili. L’obiettivo è quello di raggiungere la neutralità climatica entro il 2040, come deciso dalla giunta provinciale.
Il Klima Club Südtirol/Alto Adige ritiene che questa modifica non sia sufficiente per raggiungere gli obiettivi di espansione del Piano per il clima. Inoltre, il KCS ritiene che gli obiettivi di potenziamento del fotovoltaico indicati nel piano climatico siano di per sé insufficienti: il piano climatico prevede un potenziamento di 400 MW di impianti fotovoltaici entro il 2030. Questi 400 MW non sono affatto spiegabili, soprattutto perché finora l’amministrazione provinciale non ha fornito alcun dato che dimostri la possibilità di coprire il fabbisogno energetico necessario eliminando in parte i combustibili fossili. Nei suoi calcoli, il centro di ricerca Eurac ipotizza un’espansione degli impianti fotovoltaici pari a 580 MW entro il 2030. Il KCS, invece, sulla base di calcoli propri, comprensibili e accessibili, ritiene che il fotovoltaico in Alto Adige debba essere ampliato di altri 800 MW entro il 2030 per poter ancora raggiungere gli obiettivi climatici.
Impianti fotovoltaici inutilmente costosi
La provincia, come ora confermato anche dall’attuale decreto, punta molto sugli impianti fotovoltaici installati “su tetti dei parcheggi”. Gli impianti fotovoltaici sui tetti dei parcheggi sono in teoria un’ottima iniziativa, in quanto si ha un doppio utilizzo (parcheggio sotto, impianti fotovoltaici sopra). Il problema, tuttavia, è che la maggior parte dei parcheggi deve essere coperta per potervi installare gli impianti fotovoltaici. Lo sforzo e il costo di questa operazione
sarebbero enormi e nella maggior parte dei casi non sarebbero economicamente convenienti. Per questo motivo, secondo il KCS, il rilascio di aree “sui tetti dei parcheggi” destinate agli impianti fotovoltaici non avrà l’effetto sperato sul raggiungimento degli obiettivi di potenziamento. Pertanto, anche altre aree dovrebbero essere rese disponibili per l’installazione di impianti fotovoltaici. Allo stesso tempo, le leggi in questione devono creare le condizioni quadro per garantire la redditività economica degli impianti. Di seguito sono riportati alcuni calcoli in merito:
Tipologia dell‘impianto | Costi per kWp di capacità installata* | Costi di produzione per kWh |
Installazione domestica su tetto esistente con potenza di 10 kWp | ca. 2000 € | ca. 0,16 €/kWh** |
Impianto da 500 kWp su un tetto esistente di un capannone industriale | ca. 1200 € | ca. 0,10 €/kWh** |
Impianto da 500 kWp su un parcheggio, che dovrebbe prima essere coperto, compresi i costi di montaggio della copertura. | ca. 2200 € | ca. 0,18 €/kWh** |
Realizzazione di un impianto agro-fotovoltaico (verticale, a livello del suolo) da 500 kWp | 700 €* | ca. 0,06 €/kWh* |
Realizzazione di un impianto agro-fotovoltaico (come tettoia, simile a quello delle reti di protezione contro la grandine impiegate in orticoltura) con 500kWp | 1000 €* | ca. 0,08 €/kWh* |
*Ricerca Klima Club Südtirol/Alto Adige
**Fonte Istituto Fraunhofer
La designazione di ulteriori aree per la costruzione di impianti fotovoltaici economicamente vantaggiosi è fondamentale. In Alto Adige, ad esempio, gli impianti a terra – i cosiddetti impianti agri-PV – dovrebbero far parte del pacchetto complessivo per raggiungere gli obiettivi climatici.
Il KCS non condivide l’opinione dell’assessora provinciale Hochgruber Kuenzer, che ha proposto (vedi l’articolo di Salto dell’1/2/2023) di installare prima di tutto gli impianti fotovoltaici sui tetti e sopra i parcheggi e di valutare solo in un secondo tempo se sono necessarie altre aree da destinare. Ciò comporterebbe un’inutile perdita di tempo, tempo di cui purtroppo non disponiamo più.
La giunta provinciale dovrebbe quindi accordarsi al più presto sul raggiungimento di un obiettivo di potenziamento del fotovoltaico superiore ai 400 MW previsti dall’attuale piano climatico entro il 2030. Solo allora l’ulteriore espansione delle energie rinnovabili potrà progredire rapidamente.