Nel novembre 2022 il tasso di inflazione in Alto Adige era arrivato al 12,3%, più alto che nel resto d’Italia e nei Paesi vicini
Gli stipendi dei dipendenti pubblici in Alto Adige, contrariamente a quanto avviene in altri Paesi europei, restano immobili o si parla al massimo di “un piccolo anticipo”, come promesso dal Presidente della Giunta provinciale ai sindacati la scorsa settimana. “Da noi il contratto collettivo dei dirigenti è stato concluso a tempo di record con significativi aumenti, ma per i restanti 33mila dipendenti pubblici, come sempre, mancano le risorse. Soprattutto nel settore sanitario e assistenziale, ma anche nelle scuole e negli asili, lamentiamo una crescente carenza di personale. Oltre alla mancanza di vera considerazione, questo stato di cose è dovuto anche alla mancanza di aumenti di stipendio. Nei Paesi vicini le retribuzioni sono più alte, per questo tanti dei nostri giovani lasciano l’Alto Adige per andare a vivere all’estero”, afferma la consigliera provinciale del Team k Maria Elisabeth Rieder, esprimendo il proprio disappunto.
Già a dicembre il Team K aveva chiesto di fornire maggiori mezzi finanziari per la contrattazione collettiva nel bilancio e nella prima variazione di bilancio di quest’anno. Tutte le proposte sono state respinte. Mentre l’intera opposizione ha sempre sostenuto gli emendamenti del Team K, gli Arbeitnehmer della Svp in Consiglio provinciale non sono mai intervenuti nel dibattito in aula e hanno votato contro le proposte di maggiori fondi da impiegare in aumenti salariali dei dipendenti.
“Di questi tempi è importante che le lavoratrici e i lavoratori ricevano finalmente più soldi in busta paga, in modo da poter vivere in tranquillità grazie al loro stipendio. Questo principio dovrebbe valere sia per i dipendenti del settore pubblico sia per quelli del settore privato”, conclude Maria Elisabeth Rieder.
Foto, Maria Elisabeth Rieder@Team K