Europarlamentare Gazzini, “polvere di grillo, l’etichettatura del prodotto dovrà essere espressa molto chiaramente “

La spinta green verso un’alimentazioni a base di insetti ha preso sempre più piede in Europa nel corso degli ultimi anni. Le sinistre verdi ritengono infatti che l’entomofagia, ovvero il consumo alimentare degli insetti da parte dell’uomo, sia la risposta per far fronte all’aumento della popolazione mondiale e alla diminuzione delle risorse. A gennaio di quest’anno è entrato in vigore il Regolamento di esecuzione Ue 2023/5 che autorizza l’immissione sul mercato della polvere parzialmente sgrassata del grillo domestico o, secondo il nome scientifico Acheta domesticus.
Ci comunica con una nota  il parlamentare europeo di origine bolzanina Matteo Gazzini che Unione europea ha infatti autorizzato l’immissione in commercio di prodotti derivati da insetti (come ad esempio le farine), sulla base della procedura prevista dal Regolamento UE 2015/2283 relativo ai nuovi alimenti.
Come suggerisce il nome stesso del Regolamento, per il consumatore medio europeo si tratta di alimenti del tutto nuovi e, in quanto tali, del tutto estranei alle abitudini alimentari e alla cultura alimentare europee.
È doveroso, fa notare Gazzini, che la Commissione europea consideri anche questo elemento nell’elaborazione della proposta di riforma dell’etichettatura fronte pacco che andrà a modificare il Regolamento UE 1169/2011 relativo alla fornitura ai consumatori di informazioni sugli alimenti. Va tenuto infatti presente che la Commissione stessa ha opportunamente posto tra i suoi obiettivi, all’interno della strategia Farm to Fork, il raggiungimento della massima trasparenza in etichetta, per agevolare i consumatori nel compiere scelte consapevoli.
“Per tutti questi motivi, questa settimana ho rivolto un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere di prevedere, proprio nel contesto della proposta attualmente in fase di elaborazione, l’obbligo di un simbolo che identifichi chiaramente e visivamente il contenuto di questi prodotti.  Propongo di raffigurare l’insetto da cui ha origine la farina in una posizione ben visibile nella parte frontale dell’etichetta”, dichiara Gazzini. “In questo modo i consumatori europei non avrebbero più nessun dubbio riguardo alla tipologia di farina che stanno acquistando e potranno liberamente scegliere se optare o meno per questa tipologia di prodotti”, conclude Matteo Gazzini.

Foto. Farina di grillo