In questi giorni, il Consiglio dei ministri italiano si è occupato della liberalizzazione delle vendite straordinarie in ambito commerciale. Sono considerate vendite straordinarie le vendite di liquidazione, le vendite di fine stagione o saldi e le vendite promozionali.
Col suo intervento, il Governo intende anche contrastare l’autonomia alle Regioni, perché la regolamentazione di questo tema, almeno fino a oggi, spetta appunto agli enti locali – senza accordi con le associazioni di categorie interessate, come ricorda l’Unione commercio turismo servizi Alto Adige. “Grazie all’intervento della federazione nazionale Confcommercio, la proposta contenuta nel relativo disegno di legge è stata stralciata, e il passo eliminato dal testo”, sottolinea il presidente dell’Unione Philipp Moser, che accoglie con soddisfazione il cambio di direzione del Governo.
“Il provvedimento originariamente ideato dal Governo avrebbe privato di senso le svendite di fine stagione, decretandone di fatto la fine. Un grande svantaggio, in particolare per le piccole aziende a conduzione familiare”, aggiunge Moser.
L’Unione è da sempre convinta dell’utilità dello strumento dei saldi di fine stagione. Con le loro date fisse, essi mantengono infatti un ruolo fondamentale, permettendo da un lato alle aziende di svuotare i magazzini delle giacenze e, dall’altro, mandando un chiaro messaggio ai clienti, che in questo periodo possono godere di prezzi ridotti. “Per tutta la durata dei saldi, inoltre, si garantisce la medesima capacità promozionale a tutte le aziende commerciali, indipendentemente dalla loro grandezza”, sottolinea in conclusione il presidente dell’Unione.
Foto. Philipp Moser, presidente Unione