Grande successo di pubblico per l’appuntamento conclusivo di “Trento e lode”

Grande successo ieri, domenica 19 marzo, al Teatro SanbàPolis di Trento per il Best of di “Trento e lode”, l’instant drama sulla vita universitaria, scritta ed interpretata direttamente da studenti e studentesse dell’Università di Trento e Rovereto, che nella sua serata conclusiva ha visto un’ottima partecipazione di pubblico e ha fatto registrare il tutto esaurito in teatro.

Un ottimo riscontro che, peraltro, va ad aggiungersi al numeroso pubblico che già aveva preso parte ai tre precedenti episodi dell’instant drama, andati in scena il 28 febbraio, il 7 marzo e il 16 marzo, sempre al Teatro SanbàPolis.

Il progetto era certamente ambizioso, quasi folle, forse, come descritto dagli autori stessi: tre episodi scritti in 7 ore ciascuno e portati in scena da attori e attrici non professionisti, anche in questo caso in altrettante 7 ore di prove.

Il risultato è stato uno spettacolo divertente, in certi tratti commovente, di sicuro coinvolgente, sia per il pubblico più giovane che si è immedesimato nelle situazioni vissute dai giovani attori, sia per i meno giovani, che hanno sentito vivido il ricordo di emozioni vissute.

Tanti gli argomenti trattati, molti di attualità, come la difficoltà a trovare un alloggio o il tema della movida, altri legati alla paura di diventare adulti e dover abbandonare i propri sogni d’infanzia, tutti portati in scena con sensibilità, leggerezza ed ironia.

Il progetto è stato realizzato dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento e da Opera Universitaria, insieme alla Compagnia teatrale Amor Vacui di Padova e l’Associazione Teatrale ATU.

«È stata un’esperienza incredibile. – confessano i componenti della compagnia teatrale Amor Vacui – Se dovessimo descriverla in quattro riduttive parole diremmo: emozione, commozione, scoperta e adrenalina. E gratitudine, che sarebbe la quinta, ma è la più importante. Vedere delle studentesse, degli studenti, delle tirocinanti e delle dottorande che ti affidano a cuore aperto la loro esperienza di vita e sono disposti ad andare in scena a raccontarla, ridendoci sopra, smascherandola, raccontandola come la racconterebbero ad un amico, ma davanti ad una platea di sconosciuti è qualcosa di magico che ti dà il senso del teatro. La generosità del teatro. Trento e lode è nato per dare uno spazio agli studenti e alle studentesse dell’ Università di Trento per rappresentarsi e vedersi rappresentati ma è anche un inizio, per noi un grande inizio, un incubatore di talenti e di spazi che fioriscono e chissà dove potranno andare. Abbiamo iniziato il progetto pensando a quante cose avremmo dovuto creare ed inventare, lo finiamo immensamente grati per l’energia che ci ha regalato».