Anarchici inviano lettera con minacce e proiettile all’Iveco di Bolzano
Anche l’Alto Adige non è immune dal fenomeno Cospito che giornalmente occupa i primi posti nei TG nazionali, oltre che le prime pagine dei quotidiani cartacei e online. Come ormai diverse volte riportato dai media, Alfredo Cospito dal 20 ottobre scorso ha iniziato uno sciopero della fame contro le condizioni del regime 41-bis al quale è sottoposto in seguito a pesanti condanne penali riportate.
Il 5 maggio dell’anno scorso Cospito era stato posto in regime di reclusione 41-bis nel carcere di massima sicurezza di Bancali in Sardegna per i “numerosi messaggi che, durante lo stato di detenzione, aveva inviato a destinatari all’esterno del sistema carcerario, documenti considerati dagli inquirenti destinati ai suoi compagni anarchici, invitati esplicitamente a continuare la lotta contro il dominio, particolarmente con mezzi violenti ritenuti più efficaci. Attualmente si trova a Milano, sempre sottoposto alla medesima misura sotto stretta sorveglianza medica a causa delle sue precarie condizioni fisiche causate dallo sciopero della fame.
Come riportato dall’ANSA, è stata recapitata una busta all’Iveco Defence Vehicles di Bolzano contenente una lettera di minacce a firma anarchica con un proiettile. In particolare gli autori finora ignoti della lettera, facendo riferimento al caso Cospito, accusano l’Iveco di Bolzano di fabbricare armamenti.