
“Promuovere e sostenere il dibattito tecnico / urbanistico aperto ed inclusivo della e per la città di Bolzano, inteso come tema strategico che si occupa del governo del territorio e che fornisce visioni, strumenti cognitivi, gestionali e programmatici in grado di orientare le prospettive sulla città futura. In questo ambito si intende favorire lo studio e la divulgazione di tematiche riguardanti la città vasta, la rigenerazione e riuso urbano sostenibile, l’utilizzo temporaneo di spazi ed aree, la green mobility, le nuove forme e modelli di housing e in generale i processi attraverso i quali è possibile ottenere un miglioramento misurabile del benessere umano a breve e a lungo termine; questo mediante l’incontro, il confronto e la ricerca condivisa di soluzioni praticabili per il Capoluogo.”
A questa idea, nata dall’associazione RESTART BZ e da Cooperdolomiti, hanno aderito con interesse diverse Istituzioni e importanti corpi sociali, per condividere un percorso partecipato di analisi e di possibili cure di una città che sente la necessità – oggi più che mai – di risposte adeguate ai bisogni della popolazione, dell’economia, del sociale e del sistema ambiente. E’ così che sotto il “cappello” 39100 Bolzano – Bozen si trovano, oltre le entità ideatrici, anche IPES, ACLI, INU, Coopagenda 2023, Consultecno Project, Aip2Italia e Arci Bolzano.
Nelle cinque conferenze aperte al pubblico del primo semestre del 2023 si cercherà di dare una lettura a sistema a importanti temi, quali la collaborazione strutturale tra comuni del fondovalle (la così detta “città vasta”), la casa, la mobilità e le strategie per una transizione ecologica; il tutto nel quadro di una collaborazione che le proponenti intendono rilanciare verso il Comune e i Comuni interessati, la Provincia e gli enti Strumentali del territori.
Un impegno rilevante, che mira a colmare in modo pragmatico quella distanza che si è creata tra cittadini e rappresentanza; in sostanza vogliamo allineare la capacità e gli obiettivi istituzionali, alle fatiche e all’impegno quotidiano di ogni abitante del capoluogo.
“Annunciamo oggi – si legge nella nota congiunta – con piacere la creazione di un questo nuovo palinsesto che, con cadenza mensile appunto, si riunirà per ridare centralità alla ricerca urbanistica del Capoluogo; attraverso questi cinque laboratori intendiamo generare una lettura a sistema: un processo evolutivo per il Capoluogo, un semplice attivatore aperto a tutti coloro che ne vorranno fare parte.”
L’apertura dei lavori dell’officina delle visioni è prevista per il 15 febbraio alle ore 18:00 presso la sala conferenze di Cooperdolomiti in via G.Galilei 2/E. La prima serata dal titolo “Bolzano dilati i suoi confini, un nuovo concetto di città intercomunale vasta”, sarà moderata dall’arch. Gianni Sarti e vedrà la presenza del Prof. Federico Sbetti in qualità di curatore specifico. Al palinsesto sono stati invitati anche i rappresentanti politici del Comune di Bolzano nonché di otto Comuni confinanti (Laives, Appiano, Bronzolo, Vadena, Sarentino, Renon, San Genesio e Terlano). Il format è aperto ai cittadini che potranno assistere ai vari speech.
Secondo Renato Sette e Andrea Grata, coordinatori del format, “per le problematiche del Capoluogo non c’è una soluzione unica; serve rilanciare una pianificazione urbanistica smart, valutando diverse soluzioni e contemplando tutte le esigenze, da quella abitativa a quella sociale, dalla tutela dell’ambiente al risparmio di suolo, dal censimento degli immobili inutilizzati al riuso dell’esistente, dall’edilizia sociale a quella privata, dall’edilizia agevolata a quella innovativa basata sul cohousing, Bolzano deve tornare a programmare. Esiste il verde buono e il verde meno buono. Si possono costruire quartieri green anche in zone molto urbanizzate. Va ripensata la mobilità con coraggio. Riproponiamo con forza la necessità di individuare un’Area Urbana Funzionale, comprendente Bolzano e i Comuni limitrofi, una città vasta, un territorio capace di dialogare e dare risposte corali alle grandi sfide del tempo. Da queste serate vogliamo regalare, quindi, a Bolzano un nuovo orientamento e incominciare a mettere qualche seme della città futura. Lo vogliamo fare in maniera inclusiva e aperta, promuovendo un dialogo costruttivo, leale, coesivo e rispettoso tra le parti.”
Foto, ing. Renato Sette