Settantotto anni fa il mondo scopriva l’orrore di Auschwitz e dei crimini nazisti: un evento che ancora oggi scuote le coscienze, mettendoci di fronte all’estrema brutalità a cui può arrivare l’animo umano – così la presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano Rita Mattei ricorda la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945:
La Giornata della Memoria che si celebra domani, che l’Assemblea generale dell’ONU ha voluto istituzionalizzare a perpetuo monito, ci induce a riflettere non solo su quanto accaduto in passato, ma anche sugli eventi di oggi, e su quanto è labile il confine tra umanità e disumanità. Le regole della democrazia ci aiutano a rispettare questo confine: mi auguro che siano utilizzate tutte le possibilità in quest’ambito al fine di scongiurare un ritorno al passato – ha ricordato Rita Mattei.
Foto. Rita Mattei