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Associazioni sanitarie, novità nell’assegnazione dei contributi

1 Dicembre 2022

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Associazioni sanitarie, novità nell’assegnazione dei contributi

Martedì la Giunta provinciale ha deliberato di modificare le linee guida per la concessione di contributi ad associazioni e federazioni di enti del settore sanitario. Queste modifiche puntano a garantire maggiore chiarezza, trasparenza e uniformità nell’interpretazione e nell’applicazione dei criteri di assegnazione delle agevolazioni. Vengono apportati cambiamenti nell’ambito della contabilità, come il periodo di fatturazione, la presentazione di ricevute per le spese sostenute e le fatture elettroniche. Ogni anno la Provincia assegna contributi alle associazioni del settore sanitario che rappresentano gli interessi delle persone affette da specifiche patologie: ad esempio soggetti affetti da malattie croniche o rare, pazienti oncologici e persone colpite da gravi patologie invalidanti. Le associazioni organizzano conferenze, corsi e gruppi di auto-aiuto, mettendo così in rete persone con disturbi simili. Un altro settore di intervento sono le campagne di promozione della salute e prevenzione e l’organizzazione di congressi e conferenze. L’assessore provinciale alla Sanità Arno Kompatscher sottolinea la centralità del ruolo delle associazioni sociosanitarie: “Nessuno dovrebbe sentirsi solo con la propria malattia. Le associazioni sanitarie mettono in rete persone con disturbi e patologie simili e, allo stesso tempo, si fanno portavoce delle loro esigenze. Per questo ci sta particolarmente a cuore promuoverle e sostenerle”.
Le associazioni lavorano, ad esempio, per persone con malattie croniche o rare, per malati oncologici, o per persone con gravi malattie invalidanti. Le associazioni senza scopo di lucro possono ricevere i contributi della Provincia come anticipo per finanziare le attività in corso e programmate. Con l’attuale decisione della Giunta provinciale tale anticipo è stato aumentato dal 70 all’85 per cento per le spese correnti e dal 50 al 60 per cento per le cosiddette “iniziative”. Tra le iniziative ammissibili rientrano, ad esempio, seminari, corsi, gruppi di auto-aiuto, congressi, campagne di promozione e prevenzione della salute, pubblicazione di materiale su temi relativi alla salute e attività di svago per i degenti nelle strutture sanitarie.
Le singole associazioni possono unirsi per formare federazioni che mettono in rete e coordinano le attività delle associate, collaborano con le istituzioni pubbliche e supportano le associazioni nelle questioni amministrative. Quest’ultimo aspetto, in base alla nuova delibera della Giunta provinciale, verrà potenziato. In futuro, quindi, le federazioni dovranno assumere ulteriori compiti per conto delle associate nell’ambito dell’attuazione del “Codice del Terzo Settore”, dell’amministrazione del personale, della protezione dei dati, dei contratti di lavoro e della contabilità. Per far fronte ai nuovi compiti, il contributo per le spese che la Provincia assegna annualmente alle federazioni sarà aumentato dal 75% all’85%. Questo finanziamento potrà essere utilizzato per coprire i costi sostenuti in determinati ambiti e per attività specifiche.