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L’agricoltrice bio dalla Val Venosta a Bruxelles per chiedere alla Commissione europea di vietare i pesticidi

30 Novembre 2022

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L’agricoltrice bio dalla Val Venosta a Bruxelles per chiedere alla Commissione europea di vietare i pesticidi

I/le rappresentanti dell’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) “Salviamo le api e gli agricoltori!” hanno incontrato venerdì le commissarie europee Stella Kyriakides (Salute e sicurezza alimentare) e Vera Jourová (Valori e trasparenza) per presentare le loro richieste. A Bruxelles si è recata anche Annemarie Markt Gluderer, un’agricoltrice biologica della Val Venosta che rappresenta l’Italia nel comitato dei cittadini dell’iniziativa.

Dopo aver raccolto con successo più di un milione di firme in tutta l’UE, i promotori e le promotrici dell’Iniziativa “Save bees and farmers” hanno avuto diritto di incontrare la Commissione europea.

Per dare il via all’incontro, Annemarie Markt Gluderer ha consegnato a Vera Jourová e Stella Kyriakides un vaso di fiori della propria coltivazione: “Ho dato alle commissarie la nostra miscela ‘Sogno di fiori’ come simbolo della bellezza della creazione e della biodiversità – e ho chiesto loro di maneggiare il ‘vaso’ con cura, così da non romperlo – e quindi di adottare un divieto di pesticidi per l’UE ed evitare così la distruzione del creato”. Annemarie ha anche consegnato alla signora Kyriakides le testimonianze scritte di altre persone e aziende colpite dalla deriva dei pesticidi.

In seguito, le rappresentanti della Commissione europea si sono prese due ore per discutere le richieste dei promotori di “Save Bees and Farmers! L’agricoltrice biologico ha raccontato alle commissarie europee il problema della deriva dei pesticidi in Alto Adige, di cui l’azienda di famiglia soffre da 13 anni. Ha citato il “Kräuterschlössl” come esempio impressionante di come sia impossibile la coesistenza tra agricoltura biologica e agricoltura intensiva, con il suo elevato uso di pesticidi. Ha descritto in modo impressionante le difficoltà che l’azienda agricola biologica ha dovuto affrontare a causa della deriva dei pesticidi dalle aree vicine coltivate in modo integrato. “La nostra agricoltura biologica si basa solo sulla biodiversità, sulla rotazione delle colture e sulla coltivazione mirata del suolo, perché abbiamo a cuore la nostra salute e il futuro dei nostri nipoti. E poi veniamo puniti quando altri usano queste sostanze dannose per la nostra salute, che finiscono sulle nostre erbe a causa della deriva!”, ha detto Annemaerie Gluderer a proposito delle sanzioni che ha ricevuto perché alcuni anni fa erano stati trovati residui di pesticidi sulle sue erbe certificate biologiche. “Nell’UE non esiste una legge che protegga le aziende agricole biologiche dagli elevati danni economici causati dalla deriva dei pesticidi. Per questo motivo, abbiamo dovuto investire 150.000 Euro in misure come i tunnel di pellicola per garantire la qualità biologica dei nostri prodotti”.

Stella Kyriakides, nel frattempo, ha sottolineato le varie misure già adottate dall’UE per proteggere la biodiversità e ha commentato: “Se gli Stati membri europei vogliono proteggere gli insetti impollinatori, abbiamo dato loro molti strumenti per farlo. Ora è importante che i cittadini e le cittadine lo chiedano con chiarezza, e la vostra iniziativa li aiuta a farlo”.